I ragazzi di Insomniac Games con Marvel’s Spiderman ci hanno permesso di vestire i panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere vivendo una storia del tutto inedita rispetto a quella dei fumetti. Dopo aver sconfitto alcuni tra i nemici più famosi di Spidey, il primo capitolo del DLC “La città che non dorme mai” ci proietta in una nuova avventura. Curiosi di sapere cosa succede? Beh scopritelo leggendo la recensione dedicata a “La Rapina”, prima parte dell’espansione dedicata all’arrampicamuri.
QUI GATTA CI COVA
Dopo aver rinchiuso Fisk ed il resto dei cattivi apparsi nella storyline principale, New York è ora contesa tra le famiglie mafiose. Tra queste si trova il clan capeggiato da Hammerhead, il quale si sta servendo di Felicia Hardy, alias Black Cat per recuperare delle preziose chiavette USB. Starà a noi, o meglio al buon Spider-Man, fermare Felicia e capire il motivo per cui sia in combutta con Hammerhead. Il DLC approfondisce il rapporto tra Peter e Felicia, di cui avevamo già scoperto qualcosa nel corso della trama principale (a patto di svolgere tutte le missioni secondarie a lei dedicate). In ogni caso, le missioni principali de “La Rapina” si lasciano giocare piacevolmente grazie a cut scenes sempre suggestive e ad un gameplay ormai consolidato. Il finale vi obbligherà tuttavia ad aspettare la prossima parte, in quanto non ci troviamo di fronte ad una conclusione vera e propria. Purtroppo, la durata complessiva è di appena due ore. Longevità che, seppur aumenti tramite le attività secondarie, resta un po’ troppo sottotono. Anche in questo DLC è possibile utilizzare Mary Jane attraverso le classiche fasi stealth a cui il gioco principale ci ha abituato. Segnaliamo semplicemente l’aggiunta di un taser elettrico utile a storidere i nemici. Assente invece Miles, se non attraverso qualche telefonata con Peter. Probabilmente i prossimi due DLC sapranno dirci qualcosa di più.
NUOVE MISSIONI STESSO GIOCO
Oltre alle missioni principali, anche “La Rapina” contiene diverse attività secondarie da poter svolgere. Prima di parlarne, è bene sottolineare che il DLC è giocabile come se fosse un contenuto non collegato alla storyline principale. Ci troveremo infatti in una New York in cui non appaiono le attività e le missioni della campagna iniziale. Tornando alle attività secondarie, ne “La Rapina” troviamo i Crimini Maggia, le Sfide di ScrewBall e i Quadri di Walter Hardy. Il tutto però sa di già visto, in quanto tali attività riprendendo in tutto e per tutto quelle presenti nella trama principale. Se però vi siete divertiti a completare le attività secondarie di Marvel’s Spider-Man, anche ne “La Rapina” avrete da fare. Tra l’altro, completare al 100% i quartieri vi consentirà di sbloccare un costume esclusivo (il DLC ne contiene tre in totale). Il gameplay è invece rimasto pressoché immutato, in quanto non sono state aggiunte nuove abilità o gadget, cosa che in realtà avremmo gradito. Presente invece qualche nuovo nemico, tra cui spicca uno scagnozzo con un’arma a canne rotanti che, se non gestito a modo, ci ucciderà in pochi secondi. Novità anche sulle sezioni stealth, in cui abbiamo potuto collaborare con Black Cat. Purtroppo non possiamo dire lo stesso dei mini-giochi (circuiti elettrici e sostanze chimiche), rimasti anch’essi invariati. Insomma, come avrete capito, La Rapina è un DLC che non vuole stra-fare ma continuare semplicemente sulla falsa riga di quanto fatto di buono nella storia principale.
PUNTI DI FORZA
- Una Black Cat ben caratterizzata;
- Molte attività secondarie…;
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Troppo breve;
- …ma che sanno di già visto;
- Gameplay invariato.
La Rapina è un DLC che chi ha amato la storyline principale deve sicuramente acquistare. Tuttavia, se vi aspettate un miglioramento o un innovazione di gameplay, missioni ed attività secondarie rimarrete delusi. La Rapina infatti non fa altro che aggiungere un pezzo di trama sicuramente interessante da giocare, lasciando completamente inalterato lo stile di gioco. Ci troviamo tutto sommato di fronte ad un DLC piacevole da giocare in cui però la sensazione di “già visto” è troppo pressante. Forse le prossimi due parti potranno offrire qualcosa di più. Non ci resta che attendere.
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