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Days Gone: Consigli utili per sopravvivere all’apocalisse | Speciale

Innanzitutto, buon Day One di Days Gone! La nuova esclusiva PS4 debutta oggi sulla console Sony dopo parecchi anni di attesa, e noi di Uagna.it lo abbiamo potuto giocare con largo anticipo. Nelle scorse ore, infatti, abbiamo pubblicato la nostra recensione, che, nel caso non l’abbiate ancora fatto, potete sempre leggere cliccando sulla finestra sottostante.

[Recensione] Days Gone – Il mondo è perduto, ma noi abbiamo una moto

Come già saprete, Days Gone è un survival horror open world, nel quale il giocatore viene sempre lasciato in balia del pericolo e degli eventi. L’Oregon post apocalittico immaginato da Sony Bend Studio è una regione quasi inospitale per gli uomin, che si dividono tra coloro che intendono mandare avanti una parvenza di civiltà e coloro che invece, forse perse le speranze, trovano nella ferocia l’unico motivo per andare avanti. In tutto questo, si inseriscono ovviamente i Furiosi, infetti simili a zombie che non hanno più nulla di umano se non l’aspetto ormai putrefatto e consumato dal tempo. Due sono gli anni passati dall’inizio dell’epidemia, e il mondo che ci viene presentato non è mai riuscito a riprendersi e a porre fine all’apocalisse.

Proprio per questo, sopravvivere nel mondo di Days Gone impone di seguire un certo regolamento, o comunque una serie di accorgimenti e suggerimenti che abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito. Si tratta di considerazioni maturate nel corso della nostra esperienza di gioco degli scorsi giorni, che tra successi e insuccessi ci hanno permesso di affinare la tecnica e arrivare a fine titolo non senza una buona dose di fatica in alcuni frangenti proprio a causa dell’inesperienza o della voglia di strafare, cosa mai utile nel mondo di Days Gone. E siamo già al consiglio numero uno, se ci avete fatto caso.

AIUTARE

Esiste un concetto molto chiaro, nel mondo di Days Gone, che fin dal principio deve essere ben chiaro: saper aiutare gli altri significa che anche noi, a nostra volta, verremo aiutati. E non parliamo solamente dei vari punti esperienza che riceviamo da ogni attività completata per i vari campi sparsi nella mappa di gioco (non disponibili da subito ma sbloccati mano a mano che avanziamo con la storia), che ad ogni avanzamento di livello corrispondono a nuovi punti abilità da spendere. Parliamo anche del livello di fiducia e di conseguente “apertura mentale” dei vari campi alle nostre esigenze, che aumentano di pari passo con le faccende che sbrighiamo, siano esse trovare un uomo preso in ostaggio o liberare un’area dagli infetti. O anche, se siamo fortunati, di inviare un uomo o una donna appena salvati al campo in questione: sulla minimappa compaiono abbastanza spesso punti interrogativi blu, che indicano che qualcosa di interessante si può trovare lì. Non sempre sono ostaggi o persone comuni in preda alla paura: potrebbe essere un agguato, o un gruppo di Furiosi, o qualcosa legato alla caccia. Dunque, state sempre attenti.

Presso ogni campo, possiamo infatti consegnare le taglie che abbiamo raccolto, recarci alla cucina per depositare le piante e i funghi che abbiamo nell’inventario, e ovviamente richiedere compiti che saranno dati di tanto in tanto dai capi di ogni area sicura. Mano a mano che accresce il livello di fiducia del campo, aumenta anche la quantità di denaro che abbiamo a disposizione da spendere presso quello specifico campo, da utilizzare per ad esempio sistemare o rifornire la moto, modificarla, recuperare munizioni e così via. E mano a mano che aumenta la fiducia nei nostri confronti, aumenta anche il nostro ventaglio di possibilità di customizzazione e gestione dell’equipaggiamento, quindi il consiglio è: non abbiate molta fretta di andare avanti con la storia, e cercate anzi di rispondere ad ogni chiamata dei vari capi. Perché più cose farete, più agevole sarà il vostro peregrinare tra Furiosi e bande rivali.

Ma come si deve procedere, direte voi? La via più semplice, ma anche quella più lunga, è il silenzio. Eliminare ad uno ad uno i nemici sfruttando i diversivi o le armi silenziate (ulteriore consiglio: cercate nel cofano di ogni auto che vedete, potreste trovare un silenziatore artigianale da applicare alle armi) è un ottimo modo per evitare in primis di fare troppo chiasso e attirare ospiti indesiderati (provare per credere: durante la liberazione di un’area ho abusato del fucile a pompa e un’orda intera di infetti mi ha travolto senza possibilità di scampo), e in secundis di non sprecare munizioni, una risorsa sempre preziosa e che, se sprovvisti, possiamo o recuperare dai cadaveri, o acquistandole dai vari campi. Oppure, in ultima alternativa, si torna alle armi artigianali.

LA MOTO È LA NOSTRA MIGLIORE AMICA

Ben presto capirete, e questo è un altro prezioso consiglio che voglio darvi, che ogni oggetto che troverete nel mondo di Days Gone può essere importantissimo. Non sto qui a spiegarvi il funzionamento di un survival, perché già molto probabilmente lo sapete. Survival è sinonimo di risorse al limite, di bisogno di sopravvivenza e di arrangiarsi con quello che si trova, che si traduce appunto nelle sopraccitate fasi stealth molto più consigliate dello sparare alla Rambo contro i nemici. Difatti, in Days Gone gli oggetti sono (quasi) sempre pochi, e tutto quello che troviamo ci può tornare utile in qualche modo. Al di là dei vari stracci e oggetti comuni che utilizziamo poi nel menù rapido per creare kit e molotov (a tal proposito, createli subito quando non siete alla massima capienza, in questo modo potrete avere altro spazio nell’inventario per materie prime), ci sono altre risorse fondamentali per proseguire nel gioco. Le prime sono alcuni oggetti particolari come lame e chiodi, abbastanza rari da reperire, che possiamo letteralmente montare su una mazza da baseball o un’asse di legno per creare nuove potentissime armi da mischia. Le seconde risorse, invece, sono i rottami.

I rottami non solo servono a creare armi, dardi per la balestra ed equipaggiamento. Essi sono fondamentali anche per la gestione della moto, e qui deve entrarvi in testa un’altra verità indiscutibile: la moto è la vostra migliore amica nel mondo di Days Gone. Dovrete prendervene cura, dovrete rifornirla ad ogni occasione per non rischiare di restare senza benzina di fronte ad una mandria di Furiosi, dovrete ripararla usando i rottami che trovate per evitare che si sfasci e vi lasci a piede. Insomma, trattatela come se fosse Deacon stesso. La moto e Deacon devono funzionare all’unisono per creare la sinergia perfetta per il gameplay.

E quindi, in definitiva, cosa fare nel mondo di Days Gone per assecondare tutti i suggerimenti che vi abbiamo dato? Innanzitutto non andare di fretta. Non proseguite spediti come delle schegge verso la prossima missione della storia, anche perché potrebbe capitare che questa nuova missione sia molto più difficile della precedente facendovi trovare impreparati. Assaporate Days Gone, visitate ogni singolo anfratto dell’Oregon a caccia di oggetti da recuperare, nidi da distruggere – ah, a proposito: distruggeteli subito! Solo così potete sbloccare il viaggio rapido tra una località e un’altra – e prendetevi il giusto tempo per aiutare tutti i campi sparsi nella regione. Solo così arriverete a poter dotare di N20 la moto, il che la rende non solo molto più veloce ma anche adatta a superare determinati ostacoli. Nei pressi del primo campo che sbloccherete nel corso della storia, infatti, c’è un vecchio accampamento della NERO, impossibile da raggiungere senza il turbo. Ma perché vi nominiamo gli accampamenti NERO? Già, che stupidi, non ne abbiamo parlato.

In ogni vecchio centro di ricerca della NERO, sono presenti delle scatole contenenti iniettori molto particolari che sostanzialmente aumentano, a nostra discrezione, i parametri di vita, vigore e concentrazione. Lo imparerete dopo poco dall’inizio del gioco che funge da tutorial, e imparerete anche che riattivare i generatori di queste ex-stazioni rischia di farci trovare bruttissime sorprese. In ogni accampamento sono infatti presenti numerosi altoparlanti, e ogni qualvolta attiviamo i generatori questi si accendono, richiamando orde di Furiosi da lontano. Anche in questo caso, il consiglio più importante è prendersi tutto il tempo necessario per individuare ogni altoparlante e sparargli o staccarne i fili, in modo tale da attivare poi il generatore e non trovare sorprese uscendo dalla struttura.

È anche però vero che, come per tutte le cose, la pratica rende perfetti. Quindi, andate e giocate. Days Gone, pur essendo imperfetto in varie sue componenti come abbiamo specificato nella recensione, è un titolo molto godibile, sa intrattenere e sa comunicare le giuste sensazioni. E se sceglierete di assaporarne ogni minimo dettaglio, ne sarete sicuramente contenti.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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