Chiunque abbia letto la nostra recensione di NBA 2K20 si ricorderà il suo difetto più grande: oltre ad essere sostanzialmente un (quasi) copia-incolla del precedente, in NBA 2K20 le microtransazioni si sono fatte ancora più assillanti e indispensabili per progredire nel multiplayer nel minor tempo possibile. Oltretutto 2K ha introdotto un sistema di casinò, che fa sorgere più di un dubbio: si può davvero impiegare il gioco d’azzardo in un videogioco con un PEGI così basso?
In ogni caso, come se non bastasse, 2K ha deciso di far piovere sul bagnato. In queste ore sono emerse decine di testimonianze, mediante Reddit e altri canali social, a riguardo di pubblicità in-game non skippabili che apparirebbero prima di alcune partite. Incredibilmente, oltre a proporre microtransazioni 2K starebbe quindi guadagnando anche da advertisement, proprio come funziona nei più classici giochi per smartphone.
L’immagine più emblematica che sta circolando per il Web è la seguente, che testimonia una pubblicità della Converse prima dell’inizio di una partita: pubblicità impossibile da saltare, a prescindere dal tipo di caricamento che si sta affrontando:
Un’aggiunta più che sgradevole, oseremmo dire di pessimo gusto, data la quantità di microtransazioni e “guadagni secondari” già oltre il limite. Eppure il gioco sembra aver trovato un ottimo riscontro da parte del pubblico, finendo ben presto in cima alle classifiche di vendita soprattutto negli U.S.A., Paese dove il basket d’altronde è lo sport più seguito.
Siete incappati anche voi in queste pubblicità? Cosa ne pensate di questa introduzione?
Scrivi un commento