Una delle piaghe più discusse di sempre della storia di Rainbow Six: Siege è sicuramente quella relativa agli attacchi DDoS, che rovinano e non poco l’esperienza di gioco.
Un attacco DDoS, per chi non lo sapesse, è un disservizio relativamente semplice da eseguire e che porta alla disabilitazione delle funzionalità online a causa di un sovraccarico nella domanda. Dall’inglese Distributed Denial of Service, gli attacchi DDoS si basano appunto su un continuo invio di una domanda e di informazioni a più punti della rete, innescando un malfunzionamento generale che, nel caso di un videogioco, può portare al beneficio di altri.
Con Rainbow Six: Siege, il popolare sparatutto tattico di Ubisoft, la pratica degli attacchi DDoS si è purtroppo diffusa e amplificata negli ultimi anni, tanto da arrivare a rovinare malamente l’esperienza di gioco. Il colosso francese, non insensibile di fronte a questo problema e al malcontento generale degli utenti, aveva già avviato lo scorso autunno una serie di nuove feature per limitare il fenomeno, ma oggi la questione si fa decisamente più seria.
- Piattaforma: PlayStation 4
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Polygon ha infatti riportato la drastica decisione di Ubisoft, decisa a passare per vie legali per iniziare ad arginare il problema. In particolare, gli avvocati del colosso dell’intrattenimento sono stati infatti incaricati di denunciare e intentare una causa contro il sito web SNG.ONE, che si è scoperto essere un gruppo di hacker che in cambio di denaro – si parla di veri e propri abbonamenti che arrivano fino a 300$ – pianificava, organizzava ed eseguiva attacchi DDoS ai server di Rainbow Six: Siege rendendo inopportuna l’esperienza di gioco e sovraccaricando i server. Lo stesso gruppo di hacker non si sarebbe limitato a R6 Siege, avendo tra la propria “offerta” la possibilità di eseguire sovraccarichi anche su The Crew e The Division 2, sempre di proprietà di Ubisoft.
Naturalmente, una volta scoperti i responsabili di questo portale e delle attività eseguite sui server di gioco, Ubisoft non ci ha pensato due volte prima di procedere per vie legali, e di portare il sito in questione al completo in tribunale. Non possiamo sapere ovviamente come andrà a finire la cosa, ma è chiaro che gli autori degli attacchi DDoS non avranno vita facile considerando che si parla di azioni illegali effettuate contro Ubisoft e i giocatori.
Nel nostro piccolo, non ci resta che fare i complimenti a Ubisoft per la decisione e sperare che la faccenda finalmente si risolva nel verso giusto.
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