Nel suo ultimo rapporto fiscale presentato da poche ore, Activision Blizzard ha parlato del 2020 che attende la compagnia e preannuncia soprattutto alcune sorprese.
Nell’incontro tra gli investitori si è parlato naturalmente anche dei ricavi, evidenziando che i profitti derivanti dalle microtransazioni sono ancora una volta troppo importanti per non essere considerati nelle strategie di un colosso dell’intrattenimento al giorno d’oggi: solo nel 2019, Activision ha generato 3.3 miliardi di dollari con le microtransazioni dei suoi grandi franchise come Call of Duty, Overwatch, Hearthstone, Warcraft e così via.
Numeri che, potenzialmente, nel 2020 potrebbero salire ancora. Solo poche settimane fa vi abbiamo riportato i primi report sugli incassi di Call of Duty: Modern Warfare, che nonostante non abbia alcun DLC a pagamento, sta generando più profitti rispetto a Black Ops 4, segno evidente del fatto che Infinity Ward ha ideato un sistema che è andato incontro al favore della community.
Oltre a questo, si è parlato di quello che sarà il 2020 di Activision Blizzard, che si prospetta ricco di sorprese inaspettate.
Oltre ai nuovi contenuti per World of Warcraft Classic, segnaliamo che nel corso dell’anno inizierà la fase di test per il già tanto amato/odiato Diablo Immortal, il capitolo mobile del popolare brand di Blizzard che ha generato rivolte da parte dei fan ma che, prima di essere giudicato, merita di essere provato. Nessuna notizia, però, su un periodo preciso per il lancio di questa versione di prova, e non sappiamo ancora se sarà aperta a tutti i giocatori o riservata a pochi.
Activision Blizzard ha inoltre specificato, nel corso del meeting, di essere intenzionata ad annunciare nel corso dell’anno nuove remastered e reimagined – titoli come Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy per intenderci – dedicate a proprietà intellettuali in mano al colosso americano. Non c’è da stupirsi: franchise come Spyro e lo stesso Crash sono stati rilanciati proprio grazie a queste operazioni, e il marsupiale, come vi abbiamo segnalato da poco, è pronto a tornare con un altro videogioco.
Non sono stati però specificati i franchise che verranno riproposti tramite queste operazioni. Da tempo si parla di un ritorno della serie Tony Hawk’s Pro Skater, ma tra le priorità di Activision potrebbe esserci la remastered di altri titoli legati a Spyro e Crash, anche se sappiamo benissimo che la qualità dei videogiochi dei rispettivi brand, dopo le trilogie classiche già riportate in vita, calò vistosamente.
Nell’incontro, infine, è stato confermato che nel quarto trimestre del 2020 – da ottobre a dicembre – arriverà il nuovo capitolo della serie Call of Duty. Nulla di clamoroso: l’appuntamento autunnale con Call of Duty è una tradizione da ormai 15 anni, e il franchise è ancora troppo importante per concedergli una pausa. Non sono state date però indicazioni sul titolo del gioco, né su quale sia o quali siano le software house impegnate nello sviluppo. Stando ai report di Kotaku di agosto, Call of Duty 2020 sarà sviluppato da Sledgehammer Games e Raven Software sotto la supervisione di Treyarch, che in effetti potrebbe aver già svelato un importante elemento del gioco poche settimane fa. Stando ai rumor, inoltre, il gioco sarà Black Ops 5 oppure un reboot del sub-franchise di Treyarch.
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