Era il 22 aprile del 1970 quando John McConnell riuscì a dare forma al suo sogno: istituire un giorno dell’anno per festeggiare il pianeta Terra e la vita. In realtà, in origine di questa storica data doveva rappresentare un movimento più “contenuto”, intimo. McConnell si scagliava infatti contro l’inquinamento che stava rovinando Yosemite Park in California e il fiume Hudson a New York, ma l’impresa, se così vogliamo definirla, finì con l’assumere connotati globali. Quel giorno, denominato dall’ONU Earth Day, è diventata una vera e propria ricorrenza, e quest’oggi, 22 aprile 2020, cade proprio il 50° anniversario dell’iniziativa ambientalista.
Ma la Giornata della Terra non è solo un “semplice” giorno in cui ricordare tutto ciò che il nostro pianeta ha da offrire. Questo simbolico giorno è utile a ricordare a tutti noi, specie dominante della Terra, che l’ambiente in cui viviamo ogni giorno è preziosissimo e messo in pericolo ogni giorno da chi, al contrario di noi, non ha questa consapevolezza. Ed è paradossalmente assurdo pensare che oggi, 50 anni dopo l’istituzione di questa ricorrenza, la Terra se la passi molto, molto peggio. Tra inquinamento, deforestazione, clima impazzito, specie estinte e il poco rispetto verso la natura, il pianeta sta pagando un caro prezzo da pagare. Un prezzo troppo grande, del quale però non percepiamo l’essenza, senza accorgerci che questo parte anche dalle piccole cose.
Pensiamo al tema dell’Earth Day 2020, che per la prima volta nella storia sarà solamente digitale a causa delle restrizioni per la pandemia da Coronavirus. Come protagonista assoluta di questo giorno è stata scelto uno degli animali più importanti per la natura e per l’uomo stesso, l’ape. È anche per questo se, aprendo Google, vi ritroverete oggi di fronte ad un doodle personalizzato e dedicato interamente alle api, la cui sopravvivenza è stata messa a dura prova in questi anni ma che senza ombra di dubbio rappresenta un bene da preservare, per l’importanza che ha.
Muoversi a difesa della Terra: questo è ciò che spinge milioni di persone che ogni anno partecipano alla Giornata della Terra per manifestare a favore del pianeta, ma anche per convincere scettici e debellare il menefreghismo di (purtroppo) molti, che rischia di condannare tutti quanti. Insomma, un discorso di questo tipo lo stiamo vivendo giusto in questo periodo, con la pandemia da COVID-19. Gli errori di pochi rischiano di compromettere la vita di molti, e questo riguarda anche la natura. I freddi numeri, in effetti, parlano chiaro: il pianeta sta morendo, e noi ne siamo i diretti responsabili. Se volete prove più tangibili, vi segnaliamo un articolo molto dettagliato di Fabio Fantoni pubblicato dal Sole 24 Ore proprio oggi che snocciola la questione del rischio di ogni paese legato al cambiamento climatico, un rischio che è continuamente aumentato negli anni.
Per oggi, insomma, prendetevi magari una mezza giornata per riflettere. Per capire come ognuno di noi potrebbe migliorare la vita e il rapporto con la natura, magari modificando seppur di poco le proprie abitudini. Piccoli passi che possono fare la differenza, e gli spunti sono ovunque ormai. Internet, programmi TV di informazione, documentari (vi segnaliamo alcuni ottimi prodotti Disneynature pubblicati da pochi giorni su Disney+ per trascorrere piacevolmente la giornata). Espandete i vostri orizzonti, ampliate la mente, e festeggiate insieme a noi, per quanto possibile, il nostro pianeta Terra.
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