Sport interactive, creatore del celebre videogioco Football Manager, si è ritrovata sotto accusa da parte di un articolo pubblicato da Quartz che critica la casa di sviluppo di stereotipi razziali.
L’articolo in questione infatti evidenziava come ci fosse una disparità nel sistema dei “newgen”, ovvero il sistema che genera giovani giocatori attribuendogli caratteristiche fisiche e caratteriali in modo casuale dal motore di gioco, portando i giocatori di colore ad avere caratteristiche come la professionalità, la lealtà e la sportività peggiori rispetto ai giocatori con una tonalità di pelle differente.
Miles Jacobson, direttore di Sport interactive ha smentito attraverso un tweet precisando che il generatore di giocatori sarebbe in grado di valutare in modo equo anche i giocatori di pelle più scura, ma comunque lo studio ha modificato il processo di creazione di personalità per i giocatori “newgen”.
In precedenza il sistema utilizzava un metodo basato sulle medie dei giocatori realmente esistenti di una certa nazionalità, invece adesso i “newgen” vengono generati casualmente a prescindere dalla nazionalità. Sport interactive ha infatti una rete di ricercatori a livello mondiale che assistono migliaia di giocatori nei diversi campionati e riportano le caratteristiche che poi vengono utilizzate nel sistema di generazione casuale.
La modifica apportata al titolo fa ben sperare che in futuro non vi siano stereotipi di nessun tipo e che sia di esempio anche in altri ambiti.
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