Fra le tante rivelazioni che ha fatto Ubisoft in questi giorni ve ne sono alcune davvero rilevanti quali l’organizzazione della storia e la rilevanza delle scelte del giocatore in essa.
L’avventura si dividerà in base alle regioni esplorate e in ognuna di queste decideremo cosa fare, ciò impatterà sul corso degli eventi, scatenando conseguenze gravi o meno; a seconda di chi uccideremo, provocheremo un “terremoto” di eventi su certa scala riguardanti la gestione delle zone.
La narrazione della trama di Assassin’s Creed Valhalla seguirà le vicende della mappa del mondo di gioco, in ogni zona si creerà un’intera storia, formando un puzzle che andrà a formare i ricordi di Eivor.
Questo tipo di organizzazione non consentirà l’introduzione di missioni secondarie, legando l’esperienza più alla trama di gioco che altro, mentre per quanto riguarda la gestione del genere del protagonista, si potrà modificare a proprio piacimento quando vorremo, essendo poca la differenza.
Per chi sperava invece che la protagonista Layla avesse anch’essa un ruolo centrale in Valhalla, sarà soddisfatto.
Altra funzione possibile sarà quella di vestire i panni dell’erede del patrimonio genetico di Eivor, come riferisce McDevitt: “La sezione contemporanea della storia spesso rallenta l’esperienza. Rimuovendo il giocatore dal periodo storico del caso per riportarlo al presente, dove ha a che fare con personaggi diversi e diverse capacità, è una frenata piuttosto brusca. La storia si basa sulle anomalie all’interno della simulazione. Quando ci si imbatte in una di queste controllando Eivor, Layla e i suoi assistenti sono costretti a mettere in pausa la ricostruzione, preparando uno scenario in cui dovrà essere lei a prendersi cura di tutto”. Come fosse un puzzle enigmatico insomma.
Ricordiamo che Assassin’s Creed Valhalla uscirà il 17 novembre 2020 su PC, PS4, Xbox One e Google Stadia e su next-gen al lancio a fine anno.
Siete soddisfatti di queste rivelazioni? Fateci sapere.
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