Credevate che Hulu, Disney+ e ESPN fossero le uniche piattaforme streaming della Casa di Topolino? Vi sbagliate.
Dopo aver annunciato che Mulan sarà disponibile dal 4 settembre su Disney+ con uno speciale abbonamento premium (qui i dettagli), The Verge ha diffuso la nuova strategia del colosso di Burbank, che intende invadere il mercato con una nuova piattaforma streaming.
La strategia di lanciare Hulu al di fuori degli Stati Uniti sembra infatti sia stata abbandonata in favore di un servizio completamente nuovo chiamato Star, che arriverà presumibilmente nel 2021 e che raccoglierà varie proprietà Disney che non rientrano nel target di riferimento di Disney+.
Star raccoglierà infatti le produzioni di vari network e studios di proprietà Disney ma che sono ritenuti troppo maturi per la piattaforma Disney+ (tipicamente per famiglie). Si parla di ABC, FX, Freeform, Searchlight e 20th Century Studios, queste ultime in particolare acquisite da pochi mesi insieme agli asset Fox.
La piattaforma Star sostituirà, in pratica, il lancio di Hulu – Disney ora ne è l’azionista di maggioranza, dopo l’acquisizione della quota della Fox – al di fuori degli USA, del quale non si è più parlato, e presenterà contenuti adatti a un pubblico più adulto.
Nel portfolio di IP di questi network e studios, infatti, si trovano serie TV e film adatte a un pubblico adulto come Lost, Fargo, American Crime Story e Shadowhunters. Ciò non significa però che Disney+ non godrà di altri prodotti provenienti da questi canali: basti pensare che Agents of SHIELD, prodotta da ABC, si trova all’interno del catalogo della piattaforma già disponibile nel nostro paese.
Dettagli su prezzo e data di uscita non sono ancora stati diffusi.
Sarà interessante ora capire cosa effettivamente accadrà a Hulu. Nel caso di un lancio globale, Disney rischia infatti di trovarsi di fronte a un prodotto gemello a Star, col quale condividerebbe il target di riferimento e forse addirittura parte dei contenuti. Qualcuno ha già ipotizzato che anche Hulu andrà incontro a un rebrand e verrà sostituito dalla nuova piattaforma, ma è un’ipotesi poco credibile al momento in quanto il primo è un nome di grande rilievo sul territorio americano.
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