I fatti di giovedì sono stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, e il social network Twitter ha deciso di ricorrere alla via più drastica e decisa nei confronti del presidente uscente degli Stati Uniti.
Donald J. Trump è stato, nella notte appena trascorsa, permanentemente bloccato da Twitter. Il social network ha deciso di ricorrere a questa decisione in seguito alle ripetute violazioni delle linee guida da parte di Trump, in particolar modo per aver più volte incitato all’odio.
La piattaforma aveva già sospeso temporaneamente l’account del presidente uscente proprio dopo i fatti di giovedì, quando i manifestanti pro-Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio e hanno costretto il Congresso a interrompere la seduta che doveva ufficializzare l’incarico di Joe Biden come nuovo capo di stato.
Con l’account sospeso, Trump ha però deciso di continuare a twittare tramite un altro profilo, Potus, l’account ufficiale del Presidente degli Stati Uniti d’America. Una scelta che va contro le linee guida di Twitter e che non è andata giù ai dirigenti della piattaforma, che hanno infine deciso di bloccare permanentemente @realdonaldtrump dal social network.
Dal canto suo, Trump non sembra preoccupato, e anzi afferma addirittura di essere pronto a sbarcare su una nuova piattaforma creata da lui stesso, non senza però lanciare l’ennesima frecciatina a Twitter e ai risultati delle elezioni USA:
Avevo previsto che sarebbe accaduto. Stiamo trattando con vari altri siti e avremo un grande annuncio a breve. Stiamo anche valutando la possibilità di una nostra piattaforma in un breve futuro.[…] Twitter non ha libertà di parola. Non ci metteranno a tacere. Come dico da tempo, Twitter si è spinta ben oltre il vietare la libertà di parola e stasera i suoi dipendenti si sono coordinati con i democratici e la sinistra radicale per rimuovere il mio account dalla loro piattaforma, per far tacere me, voi e i 75 milioni di americani che mi hanno votato».
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