“Siamo uno studio indipendente, l’enfasi da noi è sulla qualità. Abbiamo curato con grande attenzione ogni attività, come succede nel caso di giochi come Journey, ma questo non è altrettanto lineare o restrittivo. Non è un open-world tripla A, ma non è neanche un gioco artisticamente ispirato racchiuso in un corridoio. È una via di mezzo”.
Si è espresso così Kevin Sullivan, il creative director e writer di Season, il videogame pre-apocalittico sviluppato da Scavengers Studio. Presentato durante i The Game Awards 2020 attraverso un trailer di lancio molto evocativo, il titolo ha ricevuto commenti positivi grazie alle tematiche trattate e alla resa grafica particolarmente ispirata.
Tra paesaggi suggestivi e uno stile alla Ghibli, Season accompagnerà il giocatore alla scoperta di un mondo prossimo alla fine: attraverso un viaggio in bicicletta, il giocatore avrà l’obiettivo di registrare testimonianze di tutto ciò che potrebbe presto cessare di esistere a causa di un cataclisma.
Nella sua intervista a IGN, Kevin Sullivan ha parlato del concept che ha dato vita al gioco, dando anche qualche dettaglio in più riguardo al gameplay. In tanti infatti avevano già paragonato Season ad altri titoli come Journey, Gone Home e Fire Watch, ma il director ha specificato che non si tratterà di un “walking simulator”. Il gameplay infatti sarà ben più strutturato, nonostante le atmosfere particolarmente evocative e gli scenari che ci ritroveremo ad affrontare.
Sullivan ha inoltre specificato che al momento il titolo si trova a circa metà della fase di sviluppo, molte idee quindi devono ancora essere definite e realizzate. I dettagli della trama restano sconosciuti, ma come riporta IGN il giocatore si troverà a viaggiare e incontrare diversi personaggi. L’elemento più interessante dell’intervista è la conferma che nel gioco dovremo fare delle scelte, che determineranno cosa saremo in grado di registrare e documentare durante il cammino. Questa informazione ci lascia ben pensare riguardo alla rigiocabilità del titolo, in quanto saranno necessarie diverse partite per scoprirne tutti i segreti e i possibili risvolti. Lo scopo ultimo rimane comunque far luce sulla storia del mondo, scoprirne i dettagli per far sì che nulla vada dimenticato anche dopo lo scatenarsi dell’imminente catastrofe.
Kevin Sullivan ha raccontato che l’idea alla base di Season è ispirata in parte ai suoi viaggi attraverso l’Asia, una terra densa di simbologie e significati ma non sempre facile da comprendere per uno straniero. Anche in Season “ci saranno strati di mistero e di storia che andranno scoperti e compresi”, ha spiegato. “Il vostro compito sarà registrare varie cose, parlando con le persone sarete in grado di portare alla luce questi racconti. Ci sono cose importanti che stanno succedendo nel presente, e cose importanti successe nel passato: dovrete scoprire tutto questo. Non è solo un viaggio, vogliamo ricostruire la sensazione di essere uno straniero in una terra strana, alla ricerca di un senso e di uno scopo”.
Oltre all’esperienza di viaggio, vi è sicuramente la tematica estremamente attuale del cambiamento climatico: anche il nostro mondo sta mutando rapidamente e questo fa riflettere.
Sembra proprio che Season sarà un’esperienza molto immersiva, testimonianza di quante potenzialità abbiano gli indie nel mondo della narrazione e dell’analisi del presente.
Il gioco è atteso per il 2021 su PC e Playstation 5.
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