In un lungo articolo, Forbes ha approfondito un fenomeno di ancora profonda attualità, quello dei bagarini. Gli scalper, come vengono definiti in inglese, hanno nuovamente fatto parlare molto di loro da quando PlayStation 5 e Xbox Series X|S sono uscite, un fenomeno globale che ha permesso a questi individui di raccogliere enormi profitti.
Le due nuove console di Sony e Microsoft hanno subìto infatti sia l’enorme richiesta, mai così alta per gli hardware da gaming, sia le conseguenze delle produzioni rallentate dal COVID-19 in tutto il 2020. Sperando che la situazione migliori nel corso di quest’anno, il nocciolo del discorso è sempre quello: le due console sono ancora introvabili nel mondo, e buona parte di queste unità sono finite nelle mani dei bagarini.
Uno di questi si chiama Jordan, ed è un fondatore di The Lab, gruppo privato che consiglia agli utenti paganti come fare diventare uno scalper grazie a software sempre più avanzati, bot e altri stratagemmi che consentono loro di portare a casa grandi quantità di oggetti ricercatissimi e in quantità estremamente limitate. Per fare un altro paragone al di fuori dei videogiochi, vi segnaliamo ad esempio il caso del Disney Store in Italia, puntualmente preso d’assalto dagli scalper e dai loro bot, provocando numerosi disservizi e un malcontento generale tra gli acquirenti.
Con le console next-gen sta accadendo qualcosa di molto simile, ma lo stesso Jordan, che si fa portavoce degli scalper nella lunga intervista a Forbes, proprio non ci sta a essere etichettato come un approfittatore. L’utente afferma invece che si tratta di una normale e libera scelta di mercato, qualcosa che altre grandi aziende fanno di continuo senza che nessuno si indigni – e per questo chiama in causa la stampa, che negli ultimi mesi ha condannato il fenomeno dei bagarini legati a PS5 e Xbox Series X|S:
Sembra che ci sia MOLTA cattiva stampa su questo settore incredibilmente prezioso e non credo che sia giustificato, stiamo solo agendo come intermediari per articoli in quantità limitata.
Jordan afferma di essersi assicurato 25 PlayStation 5 a gennaio e di averle rivendute per £700 – facciamo qualche calcolo: a fronte di una spesa massima di 12.500 sterline, l’utente ha ricavato £17.500. Questo, a suo avviso, non è diverso da come opera qualsiasi altra azienda nel mercato:
Essenzialmente ogni azienda rivende i propri prodotti. Tesco, ad esempio, acquista latte dagli agricoltori per 26 centesimi al litro e lo vende a più di 70 centesimi al litro. Nessuno sembra mai lamentarsi nella misura in cui stanno facendo attualmente con noi stessi.
Se volete leggere l’intervista completa, nella quale scopriamo anche qualche dettaglio extra sul modo di agire di questi bagarini e le loro strategie, vi consigliamo di cliccare sul link in fondo all’articolo.
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