Il Solitario è indubbiamente un pilastro dei giochi digitali, conquistandosi la sua fama da quando Microsoft lo ha introdotto per la prima volta sui suoi personal computer nel lontano 1990.
Originariamente è stato integrato nel sistema operativo Windows come un modo divertente e semplice per insegnare agli utenti come manovrare il mouse di un computer (un’abilità che all’epoca si stava affiancando ai più classici comandi della tastiera).
Il solitario è poi stato uno dei primi giochi per PC a diventare davvero mainstream offrendo un modo divertente e spensierato per passare il tempo all’interno di uffici e in casa.
Nelle ultime tre decadi i giochi solitari hanno mantenuto, se non addirittura accresciuto, il loro fascino. È stato persino inserito nella World Video Game Hall of Fame.
Oggi puoi ancora giocare a solitario su Windows, ma la versione Microsoft è un po’ datata sotto vari aspetti.
Se stai cercando un solitario vecchia scuola ma più contemporaneo come stile e approccio, sarai appagato dalle centinaia di siti web di solitari online gratuiti che puoi facilmente trovare. Ancora meglio: afferra il tuo smartphone o tablet e cerca sull’App Store o su Google Play (a seconda che tu abbia un dispositivo iOs o Android) i migliori giochi di solitario disponibili come app. In fondo dopo tutti questi anni, questo gioco di carte è diventato molto più di un semplice strumento per l’apprendimento delle abilità informatiche. Per molte persone è una vera e propria ossessione!
Dipendenza da solitario
In una chat del Washington Post del 2006, la ricercatrice sulla dipendenza da computer Maressa Hecht Orzack ha affermato che la sua crescente ossessione per il gioco l’ha portata a perdere il sonno e a trascurare il suo lavoro. L’autrice Francine Prose ha spiegato il suo amore per il gioco in un articolo del New York Times del 2013, scrivendo che “stai giocando contro te stesso, contro il tuo record precedente, contro la legge delle medie e le forze del caso.”
Ma quando si tratta di etichettare un’ossessione per il solitario come una dipendenza, Christopher Ferguson, uno psicologo clinico della Stetson University, ha detto a Business Insider che è importante riconoscere la differenza tra il piacere di qualcosa e l’avere una dipendenza clinica. Ferguson a Business Insider ha dichiarato che i videogiochi possano essere paragonati all’abuso di sostanze e alcune persone potrebbero esagerare senza avere controllo. Casi clinici a parte, i giochi di solitario sono un classico intramontabile che ognuno di noi dovrebbe provare almeno una volta nella vita.
Un app per domarli tutti (cit.)
Come anticipato, uno dei modi migliori per giocare a giochi solitari è sfruttare i propri dispositivi mobili come smartphone e tablet. Sugli store esistono molte app, per lo più gratuite, che ci permettono di iniziare a giocare subito a grandi classici. Una che merita assolutamente attenzioni, sia che tu sia un giocatore abile ed esperto, sia che tu sia un novizio è: Collezione di giochi Solitario. Si tratta di un app gratuita che racchiude ben 28 varianti di Solitari con 10 tipologie di partita. Insomma un must da avere sempre con sé per divertirsi e passare il tempo giocando.
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