La telenovela dello scontro legale tra Disney e Scarlett Johansson continua, ed emergono le altissime richieste di risarcimento da parte del team legale dell’attrice.
Emergono infatti nuovi dettagli relativi alla causa intentata dall’attrice di Black Widow, in cui Scarlett Johansson afferma di essere in debito di una notevole somma di denaro a causa del debutto simultaneo del film dei Marvel Studios nei cinema e su Disney+ con Accesso VIP.
Una scelta che non ha giovato al cachet dell’attrice americana, secondo il suo team legale, poiché nel contratto tra Johansson e Marvel era inserita una precisa clausola per quanto riguarda un guadagno sulla percentuale degli incassi. Il risarcimento richiesto, a fronte dei danni quantificati dagli avvocati dell’attrice, è di ben 100 milioni di dollari.
Per chi non lo sapesse, dopo un debutto da sogno al box office, gli incassi di Black Widow hanno rallentato molto velocemente – una tendenza che comunque hanno riscontrato anche altre recenti pellicole come Space Jam: New Legacy, con l’unica eccezione rappresentata da Fast & Furious 9. TorrentFreak segnalò come il film fosse il più piratato del mese di luglio su internet, e la distribuzione in contemporanea su Disney+ VIP ha ovviamente contribuito a rallentare la corsa al botteghino.
Black Widow ha infatti raccolto a oggi 372 milioni di dollari al box office internazionale, il che rendono la pellicola diretta da Cate Shoreland uno dei film MCU di minor successo di sempre a livello commerciale. Va però segnalato che, secondo i dati pubblicati dalla major, l’uscita su Disney+ ha generato circa 60 milioni di dollari di introiti, portando gli incassi complessivi idealmente a 430 milioni di dollari.
Numeri che però non sono andati giù ai rappresentanti legali dell’attrice, che ha quindi deciso di procedere con la causa. Qui potete leggere maggiori dettagli sullo scoppio del caso mediatico.
Il Wall Street Journal riporta ora alcuni retroscena sulla vicenda.
Dopo che Disney e Marvel annunciarono che Black Widow sarebbe stato lanciato simultaneamente in sala e streaming, gli avvocati di Johansson hanno chiesto subito allo studio cinematografico un pagamento di 80 milioni di dollari per compensare il cambio di distribuzione, che nel contratto iniziale non era previsto – il contratto originale risale probabilmente al 2018 o ancora prima, quando ancora non era ipotizzabile una situazione come quella attuale.
Per ottenere questa cifra, il team di Johansson ha stimato che Black Widow avrebbe incassato 1,2 miliardi di dollari al botteghino in tempi pre-pandemia. Agli 80 milioni di dollari richiesti si sarebbero poi aggiunti i 20 milioni già stabiliti come stipendio iniziale, portando il cachet dell’attrice alla tripla cifra – che avrebbero di fatto reso l’attrice la più pagata della storia del MCU dopo i 75 milioni sborsati dai Marvel Studios a Robert Downey Jr. per Avengers: Endgame.
Disney, dal canto suo, non avrebbe ancora fatto una controfferta (il WSJ riporta che la cifra richiesta è una sorta di punto di partenza, dal quale poi il team voleva negoziare), e proprio per questo la causa sta proseguendo ancora oggi per vie legali.
Per quanto riguarda il motivo per cui le negoziazioni del contratto sono finite in frantumi, il quotidiano ha affermato che un fattore era “l’incertezza” su quale dei principali capi della Disney avrebbe negoziato l’accordo. Il CEO della Disney Bob Chapek era impegnato a guidare l’azienda durante la pandemia, quindi secondo quanto riferito ha incaricato ad alcuni sottoposti di occuparsi della vicenda del contratto di Scarlett Johansson – attrice con la quale la Disney aveva ancora grossi interessi, avendo annunciato da poche settimane la produzione di Tower of Terror per il quale lei sarebbe stata protagonista e produttrice.
Le istruzioni di Chapek non sono però andate a buon fine, perché pare che alcuni dei maggiori indiziati come responsabili del Johansson-Gate come Alan Bergman e Kareem Daniel “non hanno risposto a chiamate o e-mail dal team di Johansson né si sono impegnati in colloqui seri”, afferma il rapporto.
Dei presunti dissapori tra vari dirigenti di Disney e Chapek si era già parlato poco dopo l’annuncio della causa, con Kevin Feige, boss dei Marvel Studios, che sarebbe stato molto indispettito per come l’azienda ha gestito quello che è a tutti gli effetti un danno all’immagine del franchise.
La questione è destinata a continuare, e la seguiremo con ogni aggiornamento.
- È l'ultimo film Marvel in cui Stan Lee è stato il produttore esecutivo.
- Questa è la nona volta che Scarlett Johansson veste i panni di Natasha Romanoff, considerato anche il cameo in Captain Marvel (2019)
Black Widow avrebbe incassato 1,2 miliardi di dollari al botteghino in tempi pre-pandemia.
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