Disponibile finalmente in Italia da pochi giorni, la Stagione 5 di Rick and Morty, la celebre serie animata di Adult Swim, è l’ennesima riconferma dell’incredibile qualità di questo prodotto televisivo. E il finale, stavolta, dopo una Stagione 4 che ha lasciato un po’ di amaro in bocca per le questioni irrisolte, ha fatto davvero discutere molto.
La nuova ondata di episodi della serie creata da Dan Harmon e Justin Roiland è un incredibile ricettacolo di fantascienza, emozioni e stupore, che culminano in una coppia di episodi conclusivi che hanno finalmente dato molte risposte agli spettatori, riportando in scena anche un personaggio ben noto, e aprono a interessanti scenari per il futuro della serie. Rick and Morty, dopo il finale della Stagione 5, potrebbe essere molto diverso da quello che abbiamo visto fino a oggi.
Finale che, però, potrebbe richiedere una maggior analisi, considerando che gli eventi raccontati sono stati molti e che alcuni passaggi potrebbero essere stati poco compresi dallo spettatore. Se siete qui perché avete bisogno di una maggiore spiegazione del finale di stagione di Rick & Morty, eccovi servito quello che volevate.
ATTENZIONE: Da questo punto in poi, seguiranno spoiler sulla Stagione 5 di Rick and Morty.
L’arrivo alla Cittadella
Il decimo e ultimo episodio della Stagione 5 riparte proprio da dove si era interrotto l’episodio 5×09 – in America, in effetti, queste due puntate sono state distribuite come un unico lungo episodio. Rick, con la volontà di distaccarsi da Morty a causa di un rapporto che ormai è tossico per entrambi e che non sta andando dove lo scienziato desidera, è ancora insieme ai due corvi incontrati nel nono episodio ed è diventato una sorta di cacciatore di taglie. Questa situazione, in realtà, non dura molto.
Rick incontra infatti Morty ormai adulto, che gli ricorda che ha abbandonato la famiglia e che non è troppo tardi per tornare indietro. Tradito dai suoi due corvi, Rick decide quindi di tornare sulla Terra da Beth e la sua famiglia, solo per scoprire che in realtà non sono passati anni: Morty ha infatti assunto un siero invecchiante acquistato alla Cittadella, la gigantesca stazione spaziale multiversale nella quale i Rick e i Morty di tutte le dimensioni si incontrano e possono scambiarsi informazioni. Rick C-137 (il protagonista della serie) decide quindi di accompagnare Morty alla Cittadella per sistemare il suo problema con l’invecchiamento, e fatto ciò i due vengono invitati a casa del Presidente Morty per un pranzo.
I fan avevano già capito a questo punto che stava per tornare in scena uno dei personaggi più enigmatici dell’intera serie: una variante del nipote di Rick che abbiamo già visto in altri episodi delle passate stagioni, e noto alla community come Evil Morty. Ed è proprio nella sala principale del presidente della Cittadella che, poco dopo l’arrivo dei due protagonisti, iniziano i botti.
Il piano di Evil Morty
Dopo l’incontro con Rick C-137 e Morty, Evil Morty rivela la sua natura malvagia (anche se il termine malvagio è forse inadatto, ma ci arriveremo) e spiega il suo piano definitivo che ha architettato in tutto questo tempo.
Scopriamo infatti che tramite macchinazioni ed eventi particolari, Evil Morty ha passato ogni istante delle vicende di Rick C-137 e Morty per ottenere una scansione cerebrale completa dello scienziato, al fine di scoprire come rompere quella che lui chiama Curva Centrale Finita (Central Finite Curve in lingua originale). Si tratta di un termine che abbiamo già sentito in passato, riportato anche in alcuni fumetti ufficiali della serie, ma è in questo episodio che scopriamo finalmente di cosa si tratta e il suo legame con la grandiosa Cittadella.
La Curva Centrale Finita, che abbrevieremo in CCF d’ora in poi, è una sorta di algoritmo progettato da Rick C-137 per isolare porzioni del Multiverso, e permettere l’ingresso alla Cittadella e al suo universo solo ad alcune realtà. La CCF funge quindi da barriera divisiva, da “protezione” per Rick C-137 e tutti gli altri Rick e Morty che hanno accesso alla Cittadella nei confronti di dimensioni alternative nelle quali le cose sono differenti. Il significato di questa curva è infatti quello di prevenire spiacevoli inconvenienti: grazie alla CCF, viene infatti escluso l’accesso alla Cittadella a tutti i Rick più intelligenti di Rick C-137. Ciò significa, in poche parole, che Rick C-137 ha creato la CCF per escludere tutte le realtà nelle quali esistono persone più intelligenti di lui.
Possiamo quindi immaginare che la Curva Centrale Finita fosse una sorta di assicurazione per Rick C-137 e per le persone a lui più care, che non avrebbero in questo modo dovuto fare i conti con versioni alternative di Rick, Morty o altre persone dell’universo che avrebbero potuto mettere a repentaglio la loro vita. Anche la sua pistola sparaportali sottostava a tale CCF, consentendo a Rick di viaggiare solo in determinati universi “sicuri”.
Come ormai abbiamo capito però da tempo, se Rick C-137 ha un rapporto sì tossico ma tutto sommato buono con il suo Morty, esistono anche molti altri Rick che hanno accesso alla Cittadella e che sono violenti, quasi psicopatici in alcuni casi, e questo è ciò che ha scatenato il lungo e articolato piano di Evil Morty. Desideroso di dare una lezione a queste versioni di Rick, il ragazzino riesce grazie all’incontro alla Cittadella a scansionare definitivamente il cervello di Rick C-137 e a scoprire i segreti della Curva Centrale Finita e della Cittadella, arrivando a capire come riprogrammare questo particolare algoritmo per viaggiare verso realtà prima inaccessibili.
Evil Morty decide quindi in pochi minuti di dare il via al suo progetto, che finalmente può compiersi: dopo aver hackerato le sparaporte di tutti i Rick della Cittadella, che ora li conducono alla morte, il Presidente si dirige nelle sale di controllo della stazione spaziale per riprogrammare la CCF e distruggere l’intera Cittadella. Le sorprese, però, non sono finite.
Il passato di Rick
Avevamo già avuto alcuni indizi e informazioni sul passato di Rick C-137, ma grazie alla scansione cerebrale di suo nonno, Morty riesce ad avere accesso a tutti i suoi flashback e, proprio come lo spettatore, scopriamo finalmente qualcosa di chiaro e concreto sul passato del protagonista.
Quando era ancora giovane, Rick C-137 era sposato con Diane, e dalla felice unione dei due era nata la piccola Beth. Un giorno, un Rick proveniente da un universo alternativo propose a C-137 di sviluppare una pistola sparaportali e viaggiare in altre dimensioni insieme a lui. Vedendo rifiutata la sua offerta, il Rick alternativo decise di lanciare un ordigno esplosivo nel garage di Rick C-137, uccidendo Diane e Beth. Distrutto per la perdita della sua famiglia, Rick C-137 trascorre diverso tempo nell’alcolismo e nella depressione, per poi decidere di passare all’azione. Lo scienziato decide quindi di costruire la sparaporte, per partire in viaggio attraverso lo spazio e le realtà in cerca di colui che gli ha rovinato la vita.
Passano molti anni, nei quali Rick C-137 finisce con l’incontrare numerose versioni alternative di se stesso che lui provvede a uccidere, senza però mai trovare il reale responsabile della morte di Diane e Beth. Caduto in una nuova depressione, ma continuando a eliminare le sue varianti nel tentativo di trovare il suo bersaglio, Rick viene accolto dal Consiglio dei Rick, che, da quello che ci viene fatto intendere, è stato creato dai Rick di altre dimensioni proprio a causa della furia omicida del protagonista. Rick C-137, probabilmente stanco della vita e del ciclo di morte che sta vivendo, decide di accettare l’alleanza con il Consiglio, aiutandoli a costruire la Cittadella e soprattutto la Curva Centrale Finita, chiudendo quidi le porte di queste realtà a universi più pericolosi e nei quali si trovano esseri viventi più intelligenti di C-137, la mente più brillante entro i suoi confini decisi dall’algoritmo.
Come era però ben chiaro, la vita alla Cittadella non soddisfa il Rick principale, che decide poi di abbandonare le sue varianti e trovare una realtà nella quale il suo Rick è morto e Beth è ancora viva. In questo modo, Rick C-137 incontra il “suo” Morty, che diventa il suo inseparabile compagno di avventure. Insomma, quello che è stato definito più volte come “il Rick più Rick di tutti” è in realtà quello che probabilmente ha sofferto di più, e che non ha mai vissuto davvero l’emozione di diventare nonno e veder crescere la sua famiglia. Il Morty protagonista della serie, infatti, non proviene dalla realtà C-137, in quanto qui Beth non è mai diventata adulta.
Il vero significato dei Morty
Prima di lasciare i due, Evil Morty decide di svelare a Morty (protagonista della serie) quello che è il vero significato dei Morty, la reale funzione di questi esseri viventi che i Rick necessitano, e che ci era già stata suggerita in passato da altre versioni dei protagonisti.
I Morty, per i Rick di tutte le realtà, non sono altro che scudi, strumenti di difesa e supporto, che possono aiutarli nella loro ricerca di redenzione e perdono. I Rick, bisognosi di avere un Morty alle loro “dipendenze”, hanno contribuito all’incontro e alla nascita dell’amore tra le varie versioni di Jerry e Beth, portando quindi alla nascita del figlio di cui gli scienziati necessitavano.
L’impegno era però estremamente dispendioso di energia, e i Rick si sono presto resi conto che la nascita naturale di un Morty era un processo troppo lungo. Perciò, nei sotterranei della Cittadella, i Rick hanno costruito un gigantesco impianto di produzione in vitro dei Morty, per dare il via alla produzione di massa dei nipoti e utilizzarli per i loro scopi. A questo punto nascono però alcune domande, in particolare sulla natura del Morty protagonista della serie insieme a Rick C-137. Appurato che non si tratta del Morty proveniente dalla stessa realtà dell’altro protagonista, non ci viene esplicitamente detto se quello che abbiamo visto finora nella serie è frutto della produzione in vitro dei Morty alla Cittadella, che successivamente alla loro creazione vengono assegnati a un Rick, o se si tratta della nascita naturale provocata da un’interferenza dei Rick nella giovinezza di Jerry e Beth per permettere la nascita del nipote.
C’è in realtà una terza opzione, e cioè che il Morty protagonista sia frutto di un’unione tra Jerry e Beth non influenzata dai Rick o dalla Cittadella. Nell’episodio 1×09, infatti, scopriamo che Rick C-137 considera Morty “il più Morty che esista”, il che potrebbe lasciar intendere che questa versione del nipote potrebbe essere molto speciale e diversa da quelle degli altri universi. Occorre comunque ricordare non solo che il Morty che accompagna Rick C-137 non è il suo vero nipote, in quanto questo in realtà non esiste, ma che attualmente non si trova neppure nella sua vera realtà di origine. Questa, infatti, nota come Dimensione Cronenberg, è stata abbandonata dai due protagonisti dopo gli eventi dell’episodio 1×05. Rick C-137 e Morty, impossibilitati a sistemare quanto accaduto sulla Terra per causa loro, decisero di trasferirsi in un’altra dimensione praticamente identica alla loro dove le varianti di Rick e Morty erano appena decedute, prendendo quindi il loro posto.
Il discorso sulla nascita e la provenienza di Morty riguarda anche Evil Morty, ma questa domanda resta ancora senza risposta.
Dove è diretto Evil Morty?
Mentre Rick C-137, Morty e i Morty mutaforma della Cittadella riescono a fuggire dalla stazione spaziale poco prima della sua distruzione, che porta alla morte di innumerevoli versioni di Rick se non addirittura tutte tranne il protagonista, Evil Morty, a bordo di una navicella, è riuscito a rompere la barriera della Curva Centrale Finita ed è ora “disperso” all’interno del Multiverso completo, non più limitato dall’algoritmo di Rick.
Rirtrovandosi in una regione del Multiverso con una sequenza che ha ricordato molto Interstellar e 2001: Odissea nello spazio per il trip mentale comunicato allo spettatore, Evil Morty decide di uscire dalla sua navicella, estrae una speciale pistola sparaporte e apre un portale dorato di fronte a lui, nel quale entra pochi istanti dopo. Dove è diretto? Una bella domanda. Per conoscere la risposta, però, dovremo attendere la Stagione 6 – o addirittura oltre, considerando quanto Roiland e Harmon centellinano la storyline di Evil Morty nella serie.
Possiamo però fare alcune supposizioni. Partiamo ad esempio dal colore del portale, che è giallo a differenza dei portali verdi che Rick C-137 e gli altri Rick hanno sempre utilizzato nella serie. Ora, sappiamo che la sparaporte di tutti i Rick erano sotto le limitazioni della CCF e che quindi potevano condurre solo a determinate realtà. La colorazione differente del portale nel quale entra Evil Morty potrebbe in effetti indicare che ora che la Cittadella è stata distrutta e che la Curva Centrale Finita è stata bypassata, il malvagio ex-Presidente della stazione sia ora pronto a penetrare in realtà alternative dove Rick non è la persona più intelligente dell’universo, lasciando così intendere che la sua storia potrebbe non essere conclusa.
Nonostante la distruzione della Cittadella, infatti, il piano di Evil Morty potrebbe essere tutt’altro che concluso. La sua è una storia di profondo risentimento e vendetta nei confronti di tutti i Rick, e nel multiverso esistono ancora versioni di Rick in vita. Il fine ultimo di Evil Morty sarà quello di porre fine all’esistenza di tutte le versioni alternative di suo nonno, arrivando forse a impedire la loro stessa nascita per impedire tutti gli orrori che hanno provocato?
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