Emergono nuovi report sul defunto sequel di Bully, o Canis Canem Edit, che a quanto sembra non rientra più nei piani di Rockstar Games da molto tempo.
Blake Hester di Game Informer ha pubblicato un nuovo rapporto dettagliato su quello che Bully 2 avrebbe potuto essere, e cosa ha portato Rockstar Games a cancellarne lo sviluppo che era inizialmente partito bene.
In breve, Rockstar New England, studio incaricato inizialmente dello sviluppo di Bully 2, sarebbe stato coinvolto successivamente in numerosi altri progetti slegati dal gioco tanto da spingere lo studio a non considerare più il sequel come il gioco a cui stavano lavorando. Gli sviluppatori, infatti, non erano più convinti che Bully 2 fosse ancora al centro dell’attenzione.
Rockstar New England, che è stata acquistata da Rockstar quando si chiamava Mad Doc Software e all’epoca era responsabile della remaster next-gen del primo Bully pubblicata su PS3, Xbox e smartphone, aveva in realtà piani molto ambiziosi per il sequel. Bully 2 sarebbe stato un gioco più grande e caratterizzato, che nelle intenzioni dello studio avrebbe potuto stare al fianco di LA Noire e Grand Theft Auto 4 come una grande uscita degna del nome Rockstar.
Tuttavia, non è stato così, poiché lo studio è stato riassegnato in varie direzioni, chiamato ad assistere a progetti come Red Dead Redemption e Max Payne 3 che avevano una maggior priorità per Rockstar Games. Il risultato, purtroppo, è stato che Rockstar New England è stato immerso in massacranti turni di lavoro (sappiamo che il crunch è stato un serio problema per Rockstar Games, che negli ultimi anni ha dichiarato di voler cambiare le cose), e ciò ha causato l’abbandono di molti sviluppatori a cui sono aggiunti anche parecchi licenziamenti. Alla luce di una sorta di smantellamento dell’originale studio, non c’è stata altra soluzione possibile se non cancellare lo sviluppo di Bully 2.
Lo sviluppo non era in uno stadio avanzatissimo, ma secondo il report Bully 2 era già giocabile in una sessione iniziale da sei a otto ore, il che significa che RNE aveva già settato alcuni importanti dettagli.
Il rapporto di Blake è un’ottima lettura e fornisce informazioni sulle ambizioni di uno studio che ha cercato di mettersi alla prova, ma che è stato schiacciato da Rockstar Games e dalle altre priorità dello studio americano.
Si tratta comunque di una storia completamente diversa da quella di Agent, un’altra produzione di Rockstar Games annunciata come esclusiva PS3 e il cui sviluppo venne cancellato dopo quello che fu un vero e proprio incidente diplomatico in Egitto. Ve ne abbiamo parlato qui proprio un anno fa.
È difficile pensare oggi che Bully 2 potrebbe tornare a essere una priorità, considerando che l’IP si avvicina ai 20 anni e che la software house americana sta utilizzando tutte le sue energie per progetti mastodontici come GTA 6 – e probabilmente un nuovo Red Dead Redemption, anche se non vi è la sicurezza su nessuno dei due progetti.
Vi sarebbe piaciuto un sequel di Bully?
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