Alla fine, le voci che circolavano da alcuni giorni erano vere: il content creator e influencer Logan Paul ha subito una truffa bella e buona.
Logan Paul ha pubblicato un video in cui discute del suo ormai tristemente famoso ultimo acquisto, una scatola contenente varie confezioni della prima serie delle carte Pokémon.
Come si era già diffuso sul web nei giorni scorsi, l’influencer ha fatto un’amara scoperta: le carte sono false, e dunque è stato truffato per la modica cifra di 3.5 milioni di dollari.
Il video, che è stato rilasciato il 13 gennaio, mostra Paul, il collezionista di carte da cui ha acquistato la scatola e un autenticatore di carte sportive. Nel video possiamo vedere chiaramente che l’influencer apre la confezione per verificare le carte Pokemon, trovandosi però di fronte a carte della serie GI Joe.
Paul non fornisce alcun tipo di spiegazione nel video sul fatto che chiederà la restituzione alla società di autenticazione o se avesse una sorta di assicurazione nel caso in cui le carte fossero false.
L’influencer ha acquistato la scatola delle carte alla fine del 2020, dopo aver appreso che questo lotto sigillato conteneva più buste di carte Pokemon della prima e rarissima edizione edizione. In precedenza era stata confermata l’esistenza di una sola scatola di questo tipo.
Tuttavia, mentre la scatola è stata autenticata da una società legittima di classificazione delle carte sportive, gli esperti di carte Pokemon hanno sottolineato diverse incongruenze con l’etichetta e la confezione della scatola. Inoltre, il proprietario originale della scatola ha raccontato diverse storie contrastanti su come era entrata in suo possesso.
Siamo sicuri che Logan avrà altri risparmi da parte per continuare a sopravvivere, tuttavia una truffa da 3.5 milioni di dollari non è certo cosa di poco conto, e ne sentiremo sicuramente parlare anche nei prossimi giorni.
Purtroppo, a causa della popolarità delle carte Pokemon vintage, tendenza che lo stesso Logan Paul ha contribuito ad aumentare in modo significativo, ci sono molti truffatori che cercano di trarre vantaggio da aspiranti acquirenti ingenui.
Una delle principali domande che rimane è come Paul non abbia cercato l’opinione di un affermato autenticatore di Pokemon. Resterà un mistero?
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