Anche il mondo del gaming non resta indifferente alle dolorose vicende che stanno sconvolgendo l’Europa ormai da diversi giorni.
Ubisoft, ad esempio, è scesa in campo a sostegno del suo personale ucraino fornendo alloggi alternativi, fondi per viaggi e trasferimenti e pagamenti anticipati dello stipendio. In seguito all’invasione da parte delle truppe russe, il publisher e sviluppatore ha deciso di fornire aiuti concreti a chi fa parte della grande famiglia Ubisoft. Ha affermato che il benessere del team e delle famiglie ucraine sono una preoccupazione primaria al momento. In Ucraina sono presenti due studi, uno nella capitale Kiev e uno a Odessa.
Oltre a fornire rifugi e fondi, è stata istituita una hotline per cercare di mantenere il contatto diretto con chi si trova al momento in zone sotto attacco, così da non perdere il collegamento anche nel caso di crollo delle infrastrutture. Ubisoft ha sottolineato che continuerà a rafforzare l’assistenza con l’evolversi della situazione.
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Anche i videogiocatori si stanno mostrando sensibili a quanto accade in Ucraina e nel loro piccolo hanno deciso di agire per manifestare il proprio no alla guerra. Su The Elder Scrolls Online si è svolta questo weekend una iniziativa spontanea dei giocatori, che si sono ritrovati nell’area dove solitamente si svolge il PVP libero per dimostrare il proprio deciso dissenso all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’hashtag utilizzato è stato #EOSFamAgainstWar, così da sensibilizzare la community a prendere parte alle iniziative benefiche sorte nell’ultima settimana a sostegno del popolo ucraino.
Si tratta di piccoli gesti significativi.
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