L’ultima conferenza finanziaria di Sony è stata particolarmente interessante per riflettere sul presente di PlayStation ma ovviamente anche sul suo futuro.
Nel ricordarvi che la prossima settimana si terrà uno State of Play in cui vedremo finalmente le prime produzioni per PlayStation VR2, questa settimana Sony ha tenuto una conferenza dedicata al brand PlayStation nella quale ha ad esempio parlato dello sviluppo di vari progetti televisivi e cinematografici, come la serie Netflix di Horizon: Zero Dawn e il film di Gran Turismo diretto da Neill Blomkamp.
La conferenza, comunque, ha toccato molti temi. Nel ricordare ancora una volta l’incredibile richiesta di PlayStation 5, che nonostante la scarsità di scorte ha avuto un primo anno da urlo, Sony ha parlato delle cifre registrate durante l’era di PlayStation 4, console capace di piazzare oltre 116 milioni di unità secondo il dato più aggiornato. L’azienda, sebbene anche i consumatori siano ben consapevoli del fatto che sempre meno sviluppatori supporteranno PS4 (l’esempio più recente è quello di Gotham Knights, le cui versioni old gen sono state accantonate), ha affermato che intende garantire continuità a PS4 almeno fino al 2025, forse anche nell’ottica dei problemi relativi alla produzione di PS5.
I dati di PS4 sono inoltre interessanti per osservare un trend sempre più chiaro, che la pandemia globale di COVID-19 non ha fatto altro che accelerare: il mercato fisico sta velocemente morendo. Osservando l’intera storia della console, dal 2013 a oggi i numeri parlano chiaro: se al lancio di PS4 il mercato digitale rappresentava solo il 20% delle vendite, nell’anno fiscale 2021, concluso a marzo, le percentuali si sono sostanzialmente invertite, e oggi il mercato digitale ha una fetta dell’80%.
Questi numeri evidenziano un pubblico sempre più votato all’esperienza digitale, e proprio per questo si sta anche evolvendo la strategia di PlayStation.
L’azienda ha ad esempio ricordato che intende supportare molto più attivamente il mondo PC e quello mobile, il che indica che le produzioni first party di PlayStation arriveranno, in una forma o nell’altra, anche su altre piattaforme. Se su PC l’approdo delle esclusive dei PS Studios è già iniziato da tempo (e presto si aggiungerà anche un altro capolavoro di PS5), il mercato mobile servirà a Sony per ampliare la conoscenza e la notorietà delle sue IP.
I dati lo certificano: la divisione gaming di Sony è importantissima, e infatti l’azienda nipponica intende spendere molte più energie (e denaro) nel mondo dei videogiochi. Oltre a ricordare che il discorso acquisizioni è sempre aperto (arriverà Kojima Productions? Qualcuno parla addirittura di Square Enix), Sony ha poi evidenziato il suo deciso impegno nel supportare sempre di più i PlayStation Studios, che non si occuperanno più solamente di progetti single player ma vireranno con maggior decisione sui giochi live service. Entro marzo 2023, Sony pianifica di lanciare due live service first party (tra questi dovrebbe esserci The Last of Us: Fazioni), mentre entro l’anno fiscale 2025 l’idea è quella di proporre al pubblico più giochi multiplayer che single player.
Ciò significa che PlayStation cesserà di essere la casa delle grandi storie di personaggi come Kratos, Joel, Ratchet, Aloy e Jin? Certo che no, ma con l’allargamento dei PlayStation Studios, Sony è intenzionata a produrre molti più titoli e a variegare la sua offerta, che passerà quindi anche attraverso il PC, il mobile e i giochi live service. Anche gli investimenti, in quest’ottica, varieranno: entro l’anno fiscale 2025, Sony prevede un budget maggiore per i giochi multiplayer, rispetto alle esperienze classiche a cui ci ha abituato.
Scrivi un commento