Elon Musk ha rinunciato all’acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari, ma il social network non ci sta e minaccia azioni legali.
Il boss di Tesla e SpaceX ha annunciato oggi di aver ritirato ufficialmente la maxi-offerta fatta a Twitter per diventarne proprietario. Ad aprile Musk si era infatti presentato con un’offerta da 44 miliardi di dollari per acquistare Twitter, ma l’affare è saltato.
Lo studio legale di Musk ha commentato la notizia spiegando il ritiro del miliardario dall’affare, a causa del “mancato rispetto di diversi aspetti dell’accordo”. Tra questi ci sarebbe inoltre la cattiva condotta da parte dei vertici di Twitter, che non sarebbero stati trasparenti circa la presenza dei profili falsi e di spam presenti sulla piattaforma.
La notizia ha ovviamente portato a un crollo di Twitter in borsa, con le azioni calate del 7%. Ad aprile, Musk aveva stimato di offrire circa 54 dollari ad azione, ma a fronte di questa caduta del titolo l’offerta risulta troppo alta seconod l’entourage del miliardario (oggi il valore di ogni azione si aggira intorno ai 37 dollari). Dal canto suo, però, Twitter non intende restare a guardare, e anzi ha già annunciato importanti ricorsi.
Secondo i legali dell’azienda, infatti, le ragioni di Musk non sono sufficienti per ritirarsi dall’impegno preso, e ciò significa che ci sono tre strade da percorrere in questo momento.
La prima è quella di proseguire l’acquisizione alle cifre inizialmente pattuite, oggi però esagerate visto il valore in borsa del titolo. La seconda è quella di pagare una penale da ben un miliardo di dollari, non poco se pensiamo che anche Tesla ha perso notevole valore in borsa nell’ultimo periodo. La terza opzione è invece quella delle vie legali, con Musk e Twitter che finirebbero a darsi battaglia in tribunale.
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