Starfield rappresenta una delle produzioni di punta degli Xbox Game Studios (dopo ovviamente l’acquisizione di ZeniMax – Bethesda). Il rinvio ad un generico 2023 del titolo ha infatti fatto storcere il naso a molti appassionati, che si aspettavano il titolo fantascientifico in arrivo in questi giorni.
Ebbene, in occasione di un’intervista tenuta da Lex Fridman nei confronti di Todd Howard, abbiamo potuto ricevere nuovi dettagli in merito a ciò che costituirà l’universo di Starfield in termini di esplorazione e costruzione dei mondi. Secondo quanto riportato dal manager di Bethesda, i mondi di gioco sono generati tramite la costruzione di tile, ossia frammenti di scenario che si compongono come dei mattoncini, che vanno poi a “rivestire” la superficie del pianeta, in modo da generare le superfici esplorabili. Stando a quanto affermato da Howard, grazie a questo sistema gli sviluppatori avrebbero potuto generare oltre 1000 pianeti, per forza di cose ridimensionati come numero al fine di poter rendere fruibile il tutto ai giocatori.
Howard ha poi affermato che nei vari corpi celesti, oltre alla presenza di un livello di sfida utile all’utente per capire subito se il luogo fa al caso proprio oppure è meglio evitare l’esplorazione, saranno presenti diversi pericoli ambientali, come temperature elevate o ridotte, tossicità da gas, ecc… Oltre a questo, il giocatore dovrà tenere ben conto del carburante della propria nave, anche se è stato comunicato ufficialmente che non si potrà rimanere “a secco” nello spazio per sempre.
Ultima, ma non meno importante considerazione che il capo di Bethesda ha voluto fare, è a riguardo della scelta di rinvio di Starfield. Secondo Howard infatti tale decisione è stata oltre modo sofferta, ma presa con la volontà di proporre un titolo solido e quanto più performante possibile, soprattutto per le pressioni mediatiche che contraddistinguono la produzione, che non può quindi permettersi passi falsi.
Non ci resta quindi altro da fare che attendere informazioni a riguardo della data di uscita, che speriamo non tardi ad arrivare.
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