Syberia: The World Before è l’opera postuma di Benoît Sokal, che porta idealmente a compimento la storia di un personaggio che in realtà non avrà mai davvero fine. Kate Walker rappresenta l’emblema della donna viaggiatrice, per questo la sua lunga storia è una continua scoperta, tra personaggi vecchi e nuovi, paesaggi innevati e avventure.
Il quarto capitolo di Syberia racconta ancora una volta questa vita in viaggio perpetuo: e chissà dove ci porterà la prossima avventura.
Scopriamo nel dettaglio cosa aspettarci in questa recensione di Syberia: The World Before, del tutto priva di spoiler.
Versione provata: Playstation 5
Un racconto tra passato e presente
“Puoi scappare dal tuo passato, ma mai sfuggirgli davvero”: è una citazione tratta direttamente da uno dei personaggi chiave di Syberia: The World Before, e racchiude bene il cuore del racconto. Come gli appassionati già sapranno, il titolo sviluppato da Microids è un’avventura fortemente story-driven durante la quale i giocatori si ritrovano ad esplorare varie location e risolvere dei rompicapi spesso legati a degli strumenti meccanici. Nel mondo di Syberia infatti, la fantasia si mischia con vari riferimenti alla storia più realistica. I rimandi a fatti e personaggi riguardanti la Seconda Guerra Mondiale e la persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti sono evidentissimi.
In questo quarto capitolo, che si ricollega con decisione ai precedenti, la protagonista Kate Walker segue le orme di Dana Roze, alla cui storia è strettamente legata a causa di motivazioni inizialmente sconosciute. Le due sono le differenti facce della stessa medaglia. Per questo Kate, dopo essere sfuggita dalle grinfie di un gruppo assimilabile all’Ombra Bruna (una sorta di fazione neonazista), decide di cercare le tracce di Dana, una ragazza che le somiglia in tutto e per tutto tanto da sembrare sua gemella.
Syberia: The World Before tratteggia una storia interessante e ricca di fascino, che ci porta avanti e indietro nel tempo di continuo. La possibilità di visitare la stessa ambientazione in diversi momenti storici, alternando l’utilizzo dei personaggi in tempo reale col semplice utilizzo dell’apposito comando, è una trovata originale, nonché la chiave per risolvere alcuni enigmi.
Tra ingranaggi, casse sigillate e panorami
Syberia: The World Before è un titolo che punta tutto sulla storia e sul legame affettivo con gli appassionati del franchise. Quasi impossibile diventa approcciarvisi se non si conoscono i precedenti capitoli. Il gameplay infatti è lento e basilare: si procede per obiettivi principali e secondari (questi ultimi, spesso, richiedono di osservare nei dettagli l’ambiente, parlare con dei personaggi o usare l’Introspezione, cioè fermarsi un attimo ad ascoltare i pensieri dei personaggi che stiamo controllando). Per la maggior parte del tempo quindi si osserva, si legge e si ascolta.
La parte più attiva e divertente del gioco è costituita dalla risoluzione dei rompicapi: nulla di particolarmente complesso, ma si tratta comunque di procedimenti che danno parecchia soddisfazione. I macchinari e gli oggetti che ci troviamo ad osservare e manipolare sono molto dettagliati e originali, così come gli ambienti. Soprattutto per quanto riguarda gli interni, il colpo d’occhio è molto piacevole.
Non possiamo purtroppo dire lo stesso dei modelli umani: un vero peccato che le animazioni e le espressioni siano così legnose e mal realizzate. Oltre all’eccessiva lentezza del gameplay, il tutto sa inevitabilmente di vecchio. L’impossibilità di accelerare i dialoghi o le riflessioni mentre si osservano gli ambienti, la telecamera a volte fastidiosa, i movimenti lenti dei personaggi rendono il titolo impossibile da rigiocare una volta terminata la storia (sempre che ci si arrivi al finale). Per fortuna però ci vogliono una decina di ore per giungere ai titoli di coda, una longevità che permette di godersi il tutto con calma senza arrivare al termine sfiniti a causa del gameplay poco accattivante.
Se graficamente il gioco mostra decisamente il fianco, bisogna invece spezzare una lancia a favore delle musiche di Inon Zur, davvero piacevoli ed evocative.
Punti di forza:
- Una storia tutta da ricostruire tra indizi e rivelazioni
- I rompicapi meccanici sono davvero interessanti e curati
Punti deboli:
- È molto lento
- Tecnicamente antiquato
Vestire nuovamente i panni di Kate Walker è un’esperienza nostalgica che sa scaldare il cuore, per questo consigliamo il titolo postumo di Benoît Sokal agli appassionati del franchise, che sapranno godere di una storia ben strutturata e di rompicapi interessanti. Chi non conosce Syberia invece potrebbe restare deluso da questo The World Before a causa della lentezza della narrazione e del gameplay legnoso e antiquato.
- Esplora il mondo fantastico e poetico di Benoît Sokal, con i suoi scenari mozzafiato e personaggi iconici come Kate Walker e Dana Roze, due eroine i cui destini sono indissolubilmente legato.
- Risolvi complicati enigmi e indovinelli in armonia con il tradizione della saga. Scopri una storia ricca e accattivante con senza precedenti posta in gioco e dialogo avvincente.
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