Indubbiamente la notizia che ha fatto più scalpore durante la settimana che si va a concludere è quella relativa alla difficoltà che sta attraversando Ubisoft. Dopo infatti la cancellazione di tre progetti e l’ennesimo rinvio di Skull & Bones, la casa transalpina ha registrato dati di vendita sottotono per alcuni suoi prodotti, come ad esempio Mario + Rabbids: Sparks of Hope.
Ebbene, pare che questa triste vicenda relativa ai dati commerciali non sia esclusiva dell’azienda francese, ma coinvolga in senso più ampio altri Publisher. Stando a quanto riportato da Chris Dring di Games Industry, il territorio europeo ha generato diverse delusioni in termini di vendita per alcuni progetti. La criticità è stata rilevata maggiormente in quei prodotti che non fanno parte di brand famosissimi e che quindi hanno portato i consumatori ad evitarli, per investire i propri soldi in franchise più conosciuti.
Ecco le parole del giornalista:
Ci sono diversi giochi che non sono andati affatto bene in Europa. Prodotti come Tiny Tina’s Wonderlands, Saints Row, Marvel Midnight Suns, Mario + Rabbids Sparks of Hope e Two Point Campus sono esempi lampanti.
https://twitter.com/Chris_Dring/status/1613246515291512844?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1613246515291512844%7Ctwgr%5Eb940ff14a647da1a938ad11b5fdb5538d1d32c37%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.everyeye.it%2Fnotizie%2Fvendite-aspettative-problema-non-coinvolge-ubisoft-tanti-publisher-629143.html
Tutti i prodotti sopra riportati sono infatti fuori dalla Top 50 europea delle vendite, dimostrando come i giocatori abbiano deciso di ignorare (almeno per il momento) titoli anche di un certo calibro, per concentrarsi su software più altisonanti e longevi.
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