Oltre all’ormai annosa questione legale dedicata alla miliardaria operazione di acquisizione di Activision-Blizzard, Microsoft sta affrontando una nuova problematica, ma di carattere interno.
Nelle recenti ore infatti, la casa americana ha ufficializzato il licenziamento di circa 10.000 dipendenti totali, suddivisi tra i vari rami aziendali entro la fine di marzo. Il taglio dell’organico dovrebbe interessare ben il 4,5% delle dipendenze totali dell’azienda miliardaria e sembra causata da una necessità di allineamento di bilancio tra costi e ricavi attuali (ossia diminuire i costi a seguito di minori vendite effettuate). Stando a quanto riportato, pare che anche la divisione Xbox Game Studios sia coinvolta in questa tragica operazione, così come Bethesda e 343 Industries.
Jason Schreier di Bloomberg ha infatti riportato che alcuni sviluppatori licenziati erano veterani dell’industria, con oltre dieci anni di esperienza all’interno della casa verdecrociata. 343 Industries ha visto ridurre il proprio personale di oltre sessanta unità, tutte destinate al comparto giocatore singolo di Halo Infinite. Secondo il giornalista, la comunicazione è avvenuta ai membri della squadra tramite mail da Pierre Hintze (capo della produzione di Halo) che ha messo al corrente i colleghi sviluppatori, che Microsoft ha preso la drastica decisione di ristrutturare l’organico del team, eliminando di netto alcuni ruoli.
Una vera propria tagliola quella applicata dalla casa di Redmond verso i propri dipendenti, che sicuramente va in controtendenza con i quasi 70 miliardi spesi per l’acquisizione di Activision-Blizzard e che fa quindi sorgere parecchi interrogativi, sia interni che esterni.
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