Dopo la struggente (e romantica) parentesi del terzo episodio, la serie tv di The Last of Us torna in carreggiata con un episodio-chicca per i videogiocatori. Ellie e Joel viaggiano nell’auto di Bill verso Kansas City, tra piccoli e preziosi momenti di svago e nuovi nemici. Il quarto episodio si intitola “Please hold my hand”: scopriamolo insieme in questa recensione, che non contiene spoiler rilevanti.
Innocenza e avvicinamento
Il cuore del racconto torna a essere Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey), che riprendono il loro “road movie” restando chiusi per diverse ore in una macchina. Joel continua a mostrarsi come un uomo forgiato dalla vita, ma qualche crepa si inizia ad intravedere nella sua corazza di persona distaccata. Il suo dormire poco, restando sempre attento ai dintorni, incornicia deliziosamente la sua caratterizzazione: un mix letale di esperienza, diffidenza e timori.
Ellie è ancora “la merce” che l’uomo ha il compito di portare dal punto A al punto Z, ma è pur sempre una ragazzina nata e vissuta in un mondo troppo pericoloso. È in questa puntata della serie targata HBO che riconsociamo distintamente la magia del videogioco: si tratta di una storia caratterizzata da una scrittura sottile, che non tende mai a strafare, ma che porta i personaggi ad evolversi silenziosamente ma costantemente a causa delle vicissitudini che si trovano ad affrontare.
I riferimenti al videogioco di Naughty Dog si sprecano e quasi sale la lacrimuccia agli occhi, tra le riviste sconce di Bill e il libro di battute “No pun intended”, che porta Ellie ad alleggerire di molto l’atmosfera con le sue terribili (ma irresistibili) freddure. La collaborazione tra uomo e ragazzina diventa più fluida, meno scattosa, anche nel momento del pericolo. Più si conoscono, più i due diventano affiatati.
Ellie si trova davanti a un punto di non ritorno: inizia a riconoscere l’autorità di Joel non come un ostacolo, ma come un aiuto concreto, quindi si sente in dovere di ricambiare il favore rinunciando ad un altro tassello della propria fanciullezza. Joel, d’altra parte, scopre il lato più fragile della ragazza, che lo intenerisce e al contempo gli fa pensare a quanto sia ingiusto un mondo che costringe dei bambini a vivere così. È una delle tante ragioni per non arrendersi e lottare per migliorare le cose.
Dall’altra parte della barricata
La seconda parte dell’episodio però introduce nuovi personaggi, il loro punto di vista, la loro battaglia. Tra tutti spicca la figura di Kathleen (Melanie Lynskey), una donna fredda e risoluta, alla guida di una fazione militare ribelle non meglio identificata. Non esistono solo le Luci o la Fedra, nel crudele mondo di The Last of Us ci sono altre minacce, uomini e donne incattiviti dalla vita, che lottano dalla loro parte della barricata per sopravvivere. Ellie e Joel si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato e cadono nell’agguato, dandoci l’opportunità di vivere quel pizzico di azione che era mancato nel precedente episodio dedicato a Bill e Frank.
Al termine della puntata (nuovamente senza mostri zombie!), come un fulmine a ciel sereno, ritroviamo due volti noti per i videogiocatori esperti dell’originale opera di Naughty Dog: nella ricca fila di personaggi difficili da dimenticare, questi in particolare ci hanno provocato un brividino istantaneo lungo la schiena.
Il quinto episodio, “Endure and survive”, si preannuncia molto intenso dal punto di vista dell’azione e dell’impatto emotivo. Tra l’altro, abbiamo una buona notizia: molto probabilmente potremo guardarlo prima del solito, perché l’uscita della puntata è stata anticipata a venerdì notte per non entrare in conflitto con il Super Bowl. Ricordiamo che la serie HBO è disponibile in Italia su Sky e Now tv.
Intanto, l’uscita per PC di The Last of Us: Parte 1 è stata rimandata. Inoltre, secondo un leak, The Last of Us: Parte 3 sarebbe in sviluppo.
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