C’era una volta una balena davvero strana, abitata da androidi più o meno simpatici. Dimenticatevi gli umani, in questo mondo sono molto meno importanti rispetto a quanto siamo abituati.
In un microcosmo colorato, inaspettato e decisamente insolito dovremo viaggiare a bordo di una balena spaziale, ultimo baluardo di un’umanità ormai al collasso, per liberarla da dei fastidiosi alieni che l’hanno infestata.
Non stiamo parlando dell’ennesimo film post-apocalittico ma di un simpatico platform sviluppato da Forbidden Folds, uno studio indie formato da una manciata di persone. Scopriamo insieme Whalien – Unexpected Guests in questa recensione.
Il titolo è disponibile su PC via Steam.
Gli ospiti indesiderati
Su Fin, la balena meccanica che è anche un po’ un’astronave, la vita sembra riprendere a scorrere placidamente per i pochi membri superstiti della specie umana. Le cose però si movimentano alquanto quando Fin viene invasa da dei motriciattoli gommosi chiamati Squiddies, che costringono le persone a fuggire.
Il giocatore impersona Ernest Hemingwhale, una sorta di aggiustatutto/meccanico che ha l’incarico di ripulire la nave da questi fastidiosi ospiti indesiderati. Dalla nostra parte, oltre a diversi strumenti, avremo l’intelligenza artificiale che dà vita all’astronave. Sezione dopo sezione incontreremo anche altri personaggi, fondamentalmente degli androidi che ci daranno vari compiti da svolgere e ci contestualizzeranno meglio l’avventura.
Non si tratta di una trama elaborata, Whalien – Unexpected Guests ha però dalla sua parte delle atmosfere vivaci e colorate, dei dialoghi divertenti e leggeri che tratteggiano per bene il progetto: si tratta di un titolo pensato anche per i giocatori più piccoli, nonostante non sia semplicissimo da affrontare in tutte le sue parti dal punto di vista del gameplay. Meglio dare una mano ai bambini così che possano completarlo in scioltezza insomma.
Push and pull!
Il gameplay di Whalien – Unexpected Guests si può inserire nel genere platform: di base è tutto molto semplice, si tratta infatti di “giocare” con l’ambiente spostando gli oggetti, attirandoli a sé o spingendoli lontano con gli strumenti che mano a mano otterremo e potremo sfruttare a nostro vantaggio.
Ernest infatti passerà di area in area scoprendo progressivamente nuovi strumenti: il nostro factotum aggiustatutto potrà servirsi prima di due speciali guanti, che consentono appunto di attirare o spingere gli oggetti dello scenario. In seguito invece otterremo anche Mr.Push e Mrs.Pull, che potenziano fondamentalmente i guanti così da poter effettuare le due azioni anche a distanza.
La fisica del gioco funziona abbastanza bene, anche se nelle sezioni conclusive tutto si complica e a volte la telecamera non è dalla nostra parte. Inoltre non è sempre semplice ed intuitivo capire come proseguire a colpo d’occhio, servirà un po’ d’inventiva e qualche tentativo per orientarsi. Non abbiamo comunque riscontrato bug bloccanti o glitch particolarmente fastidiosi.
Peccato che l’avventura duri solo una manciata di ore (tra le 3 e le 4 ore saranno sufficienti per concludere il gioco). Una lancia va necessariamente spezzata invece a favore dell’ambientazione, davvero coloratissima e intricata al punto giusto. Le musiche che accompagnano il nostro impazzire tra carrelli da spingere e cubi da attirare sono piacevoli ma abbastanza ripetitive.
Punti di forza:
- Design originale e colorato
- Non è troppo difficile…
Punti deboli:
- …ma certe aree sono meno intuitive di altre
- Dura solo 3/4 ore
Whalien – Unexpected Guests è un platform semplice ed immediato sviluppato dal team indie Forbidden Folds: viaggiando su un’astronave-balena, dovremo liberare quest’ultimo baluardo della razza umana dai viscidi mostriciattoli che lo infestano. L’atmosfera è divertente e spensierata. La principale meccanica di gioco consiste nell’attirare a sè gli oggetti o spingerli lontano. Il titolo (molto breve) prosegue senza particolari intoppi ed è adatto anche ai videogiocatori più in erba!
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