Il boss di PlayStation, Jim Ryan, non ha alcuna intenzione di sedersi al tavolo delle trattative: l’unica opzione che Sony al momento considera è quella di bloccare l’intera acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft.
Secondo quanto riferito dalla executive di Activision Lulu Cheng Meservey, nel corso delle discussioni di febbraio a Bruxelles di fronte alla commissione europea, Jim Ryan ha ammesso quella che è la vera posizione di Sony PlayStation di fronte a questa possibile acquisizione.
La dirigente rivela che il capo di PlayStation ha dichiarato: “Non voglio un nuovo accordo con Call of Duty. Voglio solo bloccare la tua fusione”.
https://twitter.com/tomwarren/status/1633598692195270656?s=20
Il commento risale al 21 febbraio, giorno in cui si sono svolti gli incontri a porte chiuse con l’Unione Europea. Negli ultimi giorni sono emerse anche le informazioni della risposta di Microsoft alla CMA, nella quale Redmond ha ribadito ancora una volta che rendere Call of Duty esclusiva Xbox sarebbe una mossa senza senso per Microsoft.
Sony non ha commentato la notizia.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione.
Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo e Nvidia per la pubblicazione dei giochi Xbox e Activision sulle rispettive piattaforme. Secondo gli analisti, questi accordi hanno portato una nuova ventata di ottimismo anche negli enti regolatori, che ora potrebbero accogliere con molta più accondiscendenza l’acquisizione.
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