Dopo quel 16 aprile 2013, la vita degli appassionati della modalità Zombies di Treyarch non è più stata la stessa. Quel giorno, dapprima su Xbox 360 che all’epoca ancora aveva l’esclusiva di un mese sui contenuti aggiuntivi di Call of Duty, arrivò su Call of Duty: Black Ops 2 l’inedita Mob of the Dead.
Al contrario di molte, o quasi tutte le altre mappe della modalità (l’unica altra eccezione che ci viene in mente è Five), Mob of the Dead partiva da un’ambientazione reale, l’isola-prigione di Alcatraz, rendendola un pericoloso purgatorio popolato da non-morti, cani demoniaci e un misterioso guardiano pronto a dare la caccia ai pochi… sopravvissuti? È giusto da utilizzare, come termine?
Forse non del tutto, perché, se ben ricordate, gli eventi di MOTD sono rinchiusi in un loop apparentemente senza fine nel quale sono finiti i quattro protagonisti Sal, Billy, Finn e Al, detto Weasel, dopo le loro vicende da vivi. Non vi rovineremo ulteriormente la sorpresa, nel caso in cui non abbiate mai avuto modo di vivere in prima persona la storia e le sorprese di MOTD, ma sappiate che queste vicende sono state poi da noi utilizzate per LA STORIA ZOMBIE 3 – Prologo: Dimensione 63. Ve lo lasciamo qui sotto, nel caso vogliate dare un’occhiata.
Se già TranZit e Die Rise avevano portato una ventata d’aria fresca alla modalità Zombies con nuove dinamiche e level design inediti, con Mob of the Dead Treyarch si giocava il tutto per tutto. Il team di Jason Blundell voleva portare la modalità su un altro livello, iniziando un percorso che culminerà poi qualche mese dopo con l’esplosiva Origins.
Le avvisaglie di un rinnovamento c’erano comunque già qui: dal tomahawk infernale al puck-a-punch “irraggiungibile”, dalla modalità Afterlife alla necessità di attivare singolarmente tutte le bibite, con MOTD Blundell riscrisse alcune delle regole base di Zombies, regalando un’enorme sorpresa.
Ricordata ancora oggi come una delle migliori esperienze di sempre, Mob of the Dead è stata poi riproposta su Black Ops 4 con il remake Blood of the Dead.
E voi, quali ricordi avete di questa mappa ormai storica?
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