Come sono stati realizzati i 1000 pianeti che potremo visitare in Starfield? L’interessante domanda è stata posta a Todd Howard, boss di Bethesda che in questo momento si sta preparando per l’importante e attesissimo evento di giugno nel quale sarà dato ampio respiro al GDR fantascientifico.
Lo scorso anno, Bethesda aveva rivelato il primo gameplay di Starfield all’Xbox Showcase, illustrando alcune novità del gioco. Tra queste, un’informazione ha davvero sbalordito: nel nuovo gioco, la prima nuova IP di Bethesda da oltre un ventennio, i giocatori ptoranno visitare 1000 pianeti.
Da quelle dichiarazioni sono ovviamente partite mille domande e interrogativi, tra chi ipotizzava in numerosi mondi utilizzati come riempitivo à la Mass Effect, e chi immaginava invece uno scenario simile a quello di No Man’s Sky, con pianeti generati proceduralmente. Todd Howard, protagonista del podcast Starfield Signal, ha però precisato recentemente che questo impressionante numero di pianeti non ha nulla a che vedere con tecniche procedurali, bensì con una nuovissima tecnica di sviluppo.
In particolare, gli sviluppatori hanno realizzato grandi porzioni di terreno a mano, molte delle quali adornate con strutture ed elementi caratteristici che sono stati costruiti dal team di Bethesda stesso. Questi pezzi sono stati poi utilizzati per rivestire la superficie dei pianeti, producendo numerose combinazioni che si rivelano poi essere i 1000 pianeti annunciati.
La tecnica adottata è quindi innovativa, anche se chiaramente qualche domanda sulla fase esplorativa di ogni singolo pianeta persiste. Alla luce delle dichiarazioni di Howard, è comunque evidente che molti dei numerosi mondi visitabili presenteranno elementi già viste in altre ambientazioni.
Starfield sarà disponibile il 6 settembre 2023. Il gioco uscirà su Xbox Series X|S e PC. Starfield sarà inoltre incluso al day one su Xbox Game Pass.
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