In occasione del (terzo) revival di Futurama, che debutterà il 24 luglio con episodi inediti su Disney+, abbiamo deciso di ripercorrere alcuni dei migliori momenti che la serie comedy animata di Matt Groening ha saputo regalarci in tutti questi anni. Nel caso vogliate recuperare gli episodi su Disney+, abbiamo utilizzato per convenienza la suddivisione in stagioni adottata dalla piattaforma.
Mai cucinare popcorn, se sei nello spazio e stai guardando l’esplosione di una supernova. Un insegnamento che potrebbe salvarvi la vita, ma soprattutto impedirvi di diventare il nonno di voi stessi.
Futurama ha sempre avuto un profondo legame con il presente, ovviamente. Fry è il pretesto utile per attingere a piene mani dalla cultura pop degli anni ’80 e ’90 e portarla nell’anno 3000. Eppure, Il nonno di se stesso, che poi in qualche modo si legherà a un altro episodio di cui abbiamo parlato in questa rubrica ossia Cervello grosso, scarpa fine, prova a fare l’esatto contrario: cosa accadrebbe se i personaggi del XXXI secolo finissero indietro nel tempo, più precisamente negli anni ’40?
Il pretesto dell’incredibilmente stupido incidente di Fry, che cucina una confezione di popcorn nel microonde senza rimuovere la pellicola in alluminio e provocando così un sovraccarico temporale grazie all’energia della supernova esplosa lì vivino, è utile per riscrivere la storia. Ma non la storia di Futurama, bensì la storia con la s maiuscola, quella dell’uomo. La cricca della Planet Express, in qualche modo, si ritrova catapultata nel 1947 a Roswell, New Mexico, dove andrà a creare quello che è il primo (ma non l’ultimo) paradosso temporale della storia di Futurama: la navicella di Farnsworth era il famoso UFO precipitato nella cittadina americana, e Zoidberg la creatura vivisezionata in laboratorio!
Ma questo, a onor del vero, è solo l’inizio. Mentre Leela e il professore cercano di recuperare i pezzi per tornare nel futuro, sfruttando le tecnologie del 1947 per sistemare la nave della Planet Express, Fry si ricorda che suo nonno Gavinus era di stanza nell’esercito proprio nella base aerea di Roswell. Nonostante gli avvertimenti del suo bis-bi-bis-e-così-via nipote, che gli spiega di non interferire in alcun modo con il passato per evitare di creare paradossi, Fry che cosa fa? Ovviamente non solo si incontra con Gavinus, ma, dopo aver assistito ai potenziali mille pericoli ai quali è sottoposto, decide di portarlo in una casa abbandonata nel bel mezzo del deserto del New Mexico. Peccato solo che quel sito fosse un’area di test atomici, e il povero Gavinus finirà accidentalmente vittima di tutto ciò.
E mentre il presidente Truman si reca a Roswell di persona per osservare i test su Zoidberg e interrogarlo, Fry, stranamente ancora in vita nonostante la morte di suo nonno, si lascia andare ai peccati della carne con Mildred, ex fidanzata di Gavinus. Solo la mattina successiva, quando Farnsworth, Leela e Bender lo informano, Fry realizza l’incredibile: Mildred è davvero sua nonna, e lui, nella notte appena trascorsa, ha risolto il paradosso diventando il nonno di se stesso.
Da lì seguirà una sequenza adrenalinica nella quale Farnsworth, ormai stufo degli anni ’40 e dei danni che Fry sta provocando, se ne infischia altamente di modificare la storia e attacca la base di Roswell con la navetta della Planet Express per rubare un’antenna, fondamentale per riaprire il portale del viaggio nel tempo e tornare nel 3000. Tutto finisce per il meglio, se non fosse che Fry, appunto, ha incasinato la storia diventando il nonno di se stesso, in uno degli episodi più divertenti mai partoriti dal team di Groening & Co.
Ma poi, se ci pensiamo, Fry non ha in realtà alterato nulla. L’episodio 3×07, di cui abbiamo parlato proprio nei giorni scorsi (ma pensa un po’ il caso…), lasciava già intendere che il ragazzo dai capelli rossi fosse speciale, e che l’essere privo delle onde cerebrali delta fosse legato a una sua particolarità unica nell’universo. Alla luce del turbolento viaggio nel tempo a Roswell, ora è tutto chiaro: Fry è l’unico essere vivente che è anche il nonno di se stesso, e questo lo ha portato a essere una singolarità che, per qualche gioco del destino, sarà anche l’unica speranza dell’universo.
L’espediente del viaggio nel tempo, tanto per ricordare altri memorabili momenti di Futurama, sarà poi ripreso anche nel film Il colpo grosso di Bender, nel quale viene spinto ancor di più il concetto di paradosso. Alcuni alieni truffatori, in quell’occasione, trovano sul sedere di Fry un leggendario codice binario che si rivela essere la chiave per il viaggio nel tempo, molto più pratico e soprattutto preciso rispetto al cucinare popcorn di fronte a una supernova.
Anche in quel caso, l’incursione a Roswell sarà ricordata come un esempio di viaggio nel tempo e paradosso, che in quel caso si risolse però da solo. Quelli de Il colpo grosso di Bender, in realtà, erano più complessi e intrecciati, capaci di dare forma a una storia davvero unica ed emozionante. Sfortunatamente non ve ne parleremo in questa rubrica Best Of per motivi di tempo, ma ne consigliamo caldamente la visione.
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