La notizia era nell’aria e questa decisione sembrava sempre più inevitabile, e così è stato: il sindacato degli attori di Hollywood è in sciopero, e ora il settore del cinema e delle serie tv è sostanzialmente bloccato.
La SAG-AFTRA, il sindacato degli attori degli Stati Uniti, ha indetto una conferenza oggi nella quale ha annunciato ufficialmente che la gilda entrerà in sciopero a partire dalle prossime ore.
SAG-AFTRA è un sindacato che rappresenta più di 160 mila attori di Hollywood, e ha deciso che dalla mezzanotte di venerdì 14 luglio tutti i suoi iscritti dovranno entrare in sciopero contro le produzioni cinematografiche e televisive. Lo sciopero, sottolinea il sindacato, andrà avanti fino a quando le negoziazioni non porteranno a un contratto equo tra attori e produttori americani, con un processo che coinvolgerà anche le grandi major.
Per Hollywood si tratta di un blocco ormai totale delle produzioni: non solo gli attori, ma anche il sindacato degli sceneggiatori è in sciopero da oltre due mesi, e per il momento non si intravede la luce in fondo al tunnel. Ciò significa inevitabilmente che film e serie tv in fase di riprese interromperanno del tutto la propria produzione a partire da domani.
Lo sciopero provocherà quindi lo slittamento di produzioni cinematografiche e televisive, e gli effetti si vedranno già a partire dalle prossime ore.
BadTaste.it ha riportato il durissimo comunicato della rappresentante della SAG-AFTRA, Fran Dresher:
Abbiamo un problema, e lo stiamo sperimentando in questo momento. È un momento fondamentale per noi. Ho iniziato le trattative convinta che avremmo evitato uno sciopero. Invece, ora uno sciopero è diventato inevitabile, ed è stato votato all’unanimità dal consiglio. Con grande tristezza mi rendo conto che siamo arrivati a un crocevia, ma non avevamo scelta. Siamo le vittime qui, siamo stati vittimizzati da persone avide, e sono scioccata da come siamo stati trattati da persone con cui abbiamo lavorato per così tanto. Persone che lamentano di perdere soldi, e invece pagano stipendi altissimi ai loro dirigenti. […] L’intero modello di business è stato cambiato da streaming, digital, AI. È un momento storico, un momento di verità. Se non uniamo le forze ora, saremo tutti in pericolo. In pericolo di essere sostituiti da macchine, che le nostre vite vengano condizionate da Wall Street. […] Abbiamo unito le forze, e siamo riusciti a ottenere l’approvazione più ampia nella storia del nostro sindacato. È una cosa serissima e importantissima, avrà un impatto su qualunque persona che lavora in questo settore.
Lo sciopero impone agli attori iscritti di abbandonare non solo le produzioni ancora in corso, ma anche le premiere dei vari film in uscita. L’anteprima di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan presentato stasera a Londra, è stata il simbolo dell’inizio dello sciopero: Cillian Murphy e gli altri attori del cast hanno infatti lasciato il red carpet.
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