All’inizio dello scorso anno Rockstar ha rivelato ufficialmente di essere al lavoro su GTA 6, ma questo è stato solo un antipasto di ciò che è accaduto lo scorso settembre con la clamorosa fuga di notizie e materiale con ben 90 video pubblicati in rete. La software house, crollata in borsa a causa di questo attacco, ha confermato poche ore dopo che le clip sono in effetti i primi prototipi di GTA 6, che chiaramente non dovevano però apparire in rete. L’attacco non deve certo aver fatto piacere a Rockstar, che tuttavia ha continuato a lavorare alacremente a GTA 6 (e probabilmente anche a Red Dead Redemption 3).
Nelle recenti ore ha fatto capolino un nuovo capitolo della soap opera denominata Grand Theft Auto VI, che ha sollevato parecchi interrogativi nell’ampio numero di appassionati del titolo open world. Secondo alcune voci di corridoio infatti, la nuova fatica della casa della grande R potrebbe essere lanciata ad un prezzo di 150 dollari, a causa degli esorbitanti costi produttivi, stimati attorno a 2 miliardi di dollari. L’indiscrezione parte da una conversazione del 2022 di due sviluppatori trafugata in seguito alla maxi fuga di notizie di cui abbiamo parlato poco sopra.
Per quanto il tutto debba ovviamente essere preso con le dovute accortezze, vista la mancanza ufficiale addirittura dell’esistenza di GTA 6, il fatto potrebbe (nel caso di conferma) far scoppiare un vero polverone sociale (considerate le reazioni causate anche dal caso PS Plus).
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