Una delle questioni più longeve e sfibranti dell’ultima decade potrebbe presto avere la parola fine. La trita e ritrita acquisizione da parte di Microsoft di Activision-Blizzard, che ha tenuto il mondo in “sospeso” per oltre venti mesi, è ormai alle battute finali (complici anche tutti i nulla osta ottenuti da vari organismi di controllo).
Secondo il giornalista Tom Warren, nel corso della prossima settimana il matrimonio societario dovrebbe compiersi ufficialmente, sancendo l’epilogo definitivo di questa soap opera multimilardaria. Il prossimo 6 ottobre sarà infatti il termine ultimo entro il quale l’antitrust inglese potrebbe ostacolare nuovamente la casa di Redmond in caso di feedback negativi.
Le voci indicano che, qualora tutto dovesse andare come previsto, Microsoft confermerebbe la transizioni pochi giorni dopo, chiudendo il capitolo una volta per tutte.
✨ Microsoft / Activision Blizzard ✨
October 6th is the CMA’s deadline for feedback on its provisional approval of the deal. With that in mind and barring any issues, I’m expecting Microsoft will finalize and close its acquisition next week, ending a 20-month process
— Tom Warren (@tomwarren) October 2, 2023
Se ciò dovesse concretizzarsi, gli scenari aperti per Xbox sarebbero molteplici, ponendo il colosso di Redmond in una posizione di favore, grazie ad un pacchetto di studi proprietari assolutamente di prim’ordine. Non ci resta quindi altro da fare che attendere con speranza la fine della vicenda.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
La CMA britannica, all’inizio di febbraio 2023, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha poi annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione. Nel mese di luglio, poi, la FTC ha ufficialmente perso la causa federale contro Microsoft, la quale ha avuto il via libera anche negli USA, e pochi giorni dopo Microsoft e Sony hanno stretto un accordo di 10 anni per mantenere Call of Duty su PlayStation.
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