Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato di come Sony sia stata vittima di un attacco hacker che potrebbe aver messo in crisi diversi dati sensibili di dipendenti e giocatori. La notizia, per quanto drammatica, non ha trovato un riscontro da parte della multinazionale giapponese, che ha preferito rimanere in silenzio…almeno fino a qualche ore fa.
Sony Interactive Entertainment ha infatti confermato che i dati di circa 6.800 dipendenti, attuali e passati, sono stati esposti a dei criminali informatici. Stando a quanto emerge, la violazione ha riguardato la piattaforma MOVEit utilizzata dagli interni di SIE e sviluppata da Progress Software, che ha annunciato lo scorso 31 maggio di aver scoperto una vulnerabilità nel sistema precedentemente sfruttata da esterni.
Tale situazione ha “costretto” quindi Sony a redarre un comunicato ufficiale, che così recita:
Il 2 giugno 2023, SIE ha scoperto la violazione da parte di attori esterni e ha immediatamente messo offline la piattaforma con conseguente risoluzione della vulnerabilità. È stata quindi avviata un’indagine con l’assistenza di esperti esterni di cybersecurity. Una volta che SIE ha identificato i file scaricati, abbiamo iniziato un processo per determinare quali tipi di informazioni personali sono state colpite e a chi si riferiscono.
Non ci resta quindi altro da fare che attendere ulteriori aggiornamenti in merito, così da comprendere meglio se anche i dati degli utenti PlayStation possono essere stati intaccati dall’avvenimento o meno.
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