Grand Theft Auto: The Trilogy – The Definitive Edition è stato rilasciato su dispositivi mobili da pochi giorni (è anche incluso in Netflix Games), e in molti non possono credere a ciò che stanno osservando: la raccolta appare migliore su mobile che su PC.
L’edizione rimasterizzata Definitive Edition di GTA 3, Vice City e San Andreas è stata originariamente lanciata su console e PC nel 2021, con risultati non proprio ottimali. Mentre i tre giochi presi singolarmente rappresentano tre pietre miliari del genere open world, la riedizione a opera di Grove Street Games è stata colpita da numerose ingenuità e qualche problema di troppo.
I giochi erano infatti caratterizzati da molti bug, criticati per uno scarso impegno nello smussare i dettagli, e vari altri problemi. Nel corso del tempo, gli sviluppatori hanno aggiornato e migliorato molti aspetti della trilogia, anche se i problemi principali continuano a persistere. Tuttavia, Rockstar Games ha pubblicato la trilogia su dispositivi mobili e Netflix all’inizio di questa settimana e… a quanto pare è piuttosto buona.
Questo nuovo porting è stato realizzato da uno sviluppatore noto come Video Games Deluxe, che nulla ha a che vedere con Grove Street Games. Visivamente, hanno un aspetto molto migliore e sembrano essere meno difettosi nel complesso, dimostrando non solo che un lavoro migliore era possibile ma che è anche stato realizzato.
GTA: Vice City – The Definitive Edition running max settings on iPhone 13 Pro Max. pic.twitter.com/sQkFcPeG6w
— Rockstar Universe (@RStarUniverse) December 14, 2023
Alcuni utenti sperano che questo significhi l’arrivo di una nuova patch per le altre versioni del gioco su PlayStation, Xbox e PC, ma è difficile dire se ciò accadrà: questa versione è stata pensata appositamente per il mercato di smartphone e tablet, e dunque non sappiamo se le versioni console e PC avranno questa possibilità.
Un consiglio? Non speriamoci troppo: Rockstar Games sta convogliando tutte le sue energie su GTA 6, e la Definitive Edition, una grande occasione sprecata, è ormai inevitabilmente passata in secondo piano.
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