Secondo il produttore di Final Fantasy XVI, Naoki Yoshida, le console da gaming tradizionali hanno una data di scadenza. Pensando al futuro dei videogiochi, l’autore sostiene che tra 10 anni tutto potrebbe essere spostato nell’ambito dei servizi cloud.
Dagli anni ’80, le grandi aziende combattono sul fronte delle console proprietarie da gaming. Dopo Nintendo e SEGA, le grandi protagoniste della prima fase della guerra tra i produttori, negli anni ’90 Sony ha spaccato il mercato con PlayStation, e pochi anni dopo è arrivata anche Microsoft con la sua Xbox.
Ogni 6/7 anni circa (forse anche meno nel caso della nuova Xbox, come rivelato dai recentissimi rumor), le aziende distribuiscono sul mercato console di nuova generazione, tecnologicamente avanzate e pronte per accogliere titoli nuovi di zecca. Un sistema, quello delle generazione, che va avanti ormai da 40 anni, ma che potrebbe non durare in eterno.
In una recente intervista, il produttore Naoki Yoshida ha parlato della direzione che sta prendendo il mercato, annunciando la sua volontà di realizzare giochi che vanno oltre le specificità di una singola piattaforma. In poche parole, Yoshida non parla soltanto del concetto di esclusive, ma anche di servizi che potrebbero permettere a tutti gli utenti di avere a disposizione qualsiasi videogioco.
Yoshida non è nuovo a dichiarazioni di questo tipo. In passato aveva ad esempio affermato che sarebbe interessante pensare a una singola console per l’intero settore, cosa che faciliterebbe il lavoro degli sviluppatori e avvantaggerebbe i giocatori, vista la mancanza di esclusive. Un concetto forse troppo ottimistico in questo momento, ma nella recente intervista l’autore offre anche una previsione interessante.
Il padre di Final Fantasy XIV sostiene infatti che la chiave per il futuro sarà il cloud gaming, per il quale basterà un PC, una smart tv o altri dispositivi già oggi nelle case di moltissime persone. Questa tecnologia è già parte integrante delle strategie aziendali di Microsoft con il suo Xbox Game Pass, ma anche Sony, come rivelano le recenti rivelazioni su PlayStation Plus, sta andando in questa direzione.
Il divenire, secondo Yoshida, è abbastanza delineato: dopo PS5 e Xbox Series X avremo un’ultima generazione di console tradizionali (PlayStation 6 e la futura Xbox, con Nintendo che fa un campionato a parte), per poi portare tutto il mercato nelle piattaforme cloud e streaming. Yoshida sostiene che serviranno circa 10 anni per questo cambiamento, il che significa che, secondo le sue previsioni, nel 2034/2035 le console da gaming saranno ormai un ricordo del passato.
Il pensiero di Yoshida non è un caso isolato. Ubisoft, a settembre, aveva spiegato di ritenere il cloud gaming una svolta importantissima per il futuro del settore.
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