Home Videogiochi Recensioni [Recensione] We Were Here Expeditions: The FriendShip

[Recensione] We Were Here Expeditions: The FriendShip

I giochi competitivi continuano a macinare numeri importanti all’interno del panorama videoludico attuale. Sempre più generi, infatti, si spostano sulla componente multigiocatore online al fine di catalizzare maggiormente l’attenzione del pubblico, che spesso convoglia a sua volta l’interesse in streamer ed influencer vari che trasmettono periodicamente quella particolare categoria di produzioni.

Esistono tuttavia case di sviluppo che hanno investito la loro ragione d’essere nella parola diametralmente opposta, ossia la cooperazione tra utenti. Una tra queste è indubbiamente Total Mayhem Games, che grazie alla saga di We Were Here ha saputo confezionare una serie di prodotti in cui la sinergia tra gli utenti non è solamente necessaria, ma soddisfacente (qui trovate la recensione dell’ultimo gioco “maggiore” uscito, ossia Forever).

Versione provata: PlayStation 5

Un ponte radio

Dopo capitoli sempre più complessi ed articolati, la casa olandese ha deciso di rilasciare, in maniera completamente improvvisa, We Were Here Expeditions: The FriendShip, un’avventura standalone che si pone come obiettivo quello di confezionare un’esperienza più contenuta, ma altrettanto coinvolgente (che potrebbe rappresentare la prima di una serie di episodi mignon).

Per chi non conoscesse bene il brand, questo mette due giocatori nei panni di altrettanti protagonisti che, equipaggiati unicamente con una radio, saranno chiamati a superare intricati enigmi asimmetrici per poter trovare la via verso la libertà. È proprio la radio a rappresentare il cuore dell’esperienza: questa sarà infatti utilizzabile da un utente per volta mediante la pressione di un tasto specifico, il che costringe a prestare attenzione ad ogni parola proferita dal partner, per cercare di capire come risolvere la situazione.

Tutti a bordo!

Come richiama fortemente il titolo, Total Mayhem Games ha puntato ulteriormente sul fattore amicizia in questa nuova interazione. I due protagonisti, infatti, si trovano ad affrontare diverse sfide all’interno delle quali la fiducia e la comunicazione rivestono un ruolo centrale. Per poter uscire dal parco di divertimenti abbandonato in cui sono confinati, gli eroi sono chiamati a costruire un’imbarcazione capace di gestire le correnti presenti, motivati da una misteriosa voce che li ha condotti in un’isola abbandonata.

A seconda del risultato ottenuto in ogni enigma (bronzo, argento od oro), la barca viene equipaggiata con strumenti più o meno resistenti, i quali sanciranno al termine dell’avventura il destino dei giocatori. L’esperienza, dalla durata di circa 2-3 ore (a seconda di quanto ovviamente ci si metta a risolvere le sfide) conta tre enigmi totali, che richiedono velocità di interazione, strategia matematica e coordinamento tra le due parti in causa.

Nulla di troppo complicato, sia chiaro, ma qualora non vi fosse sufficiente comunicazione, il tutto potrebbe, alla lunga, diventare frustrante. È proprio questo il punto nevralgico della produzione Total Mayhem Games; mai come in FriendShip infatti, per arrivare ai titoli di coda servirà, oltre che collaborazione, anche una confidenza tangibile, aggiunta ad una sana dose di pazienza. La soddisfazione tuttavia che ne deriva, come detto in apertura, è qualcosa che sempre più raramente si trova nel panorama videoludico attuale, e solo questo vale il prezzo del biglietto.

Amici per la p…allette

Dal punto di vista estetico, We Were Here Expeditions: The FriendShip ricalca perfettamente quanto visto nelle produzioni precedenti, con una componente estetica in stile cartoon abbastanza apprezzabile, per quanto assolutamente non indimenticabile. La produzione eredita dai capitoli passati anche la medesima essenza tecnica, che porta in dote svariati cali di framerate (soprattutto quando si è in ambienti complessi) ed una pulizia che non sempre eccelle. Senza infamia e senza lode anche la parte audio, che riveste in realtà un ruolo marginale, data la continua comunicazione necessaria tra i giocatori, che pone la musica e l’effettistica in secondo piano.

Va però assolutamente menzionata la proposta con la quale il gioco è offerto. I 3,99 euro necessari per portarsi a casa questa piccola avventura sono assolutamente ponderati, e rappresentano il giusto compenso per affrontare insieme ad un amico un’esperienza capace di rivelarsi più interessante e profonda di quanto inizialmente immaginato (e perché no, potrebbe anche spingere ad acquistare gli altri titoli della serie, anch’essi listati a prezzo budget).

7
Review Overview
Riassunto

We Were Here Expeditions: The FriendShip è una piacevole esperienza che, nonostante la durata, consente di passare un paio d'ore in spensieratezza con un amico. Qualora aveste un partner con il quale andate d'accordo non pensateci due volte ed investite i pochi Euro necessari per imbarcarvi, letteralmente, in questa avventura; potreste prenderci gusto.

Pro
La collaborazione tra giocatori è profonda ed appagante Enigmi ben calibrati e non superficiali Prezzo irrisorio...
Contro
...come la durata dell'avventura Tecnicamente mostra un po' il fianco
  • Concept7
  • Gameplay7.5
  • Comparto Artistico7
  • Comparto Tecnico6.5
Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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