È proprio vero che la nostalgia non passa mai di moda, e anche Atari, come molte altre aziende, si prepara a cavalcare incessantemente questa corrente.
Atari, nota azienda di videogame, va controcorrente. Invece che proporre nuove tecnologie e grafiche mozzafiato, la società adotta infatti una strategia di marketing che guarda indietro nel tempo.
Atari è un delle aziende di videogiochi più iconiche del secolo scorso, e recentemente è tornata. Fondata nel 1972 da Nolan Brushnell e Ted Dabney, la società ha affrontato una grave crisi poco prima del 2010, dovendo rifondare la sua strategia. Da alcuni anni, tuttavia, Atari si è nuovamente affacciata sul mercato videoludico, non solo per i videogiochi (è proprietaria di Nightdive Studios, autori di System Shock Remake) ma anche per hardware classici tornati sul mercato.
Il noto marchio, al contrario dei suoi concorrenti, ha infatti preferito non avventurarsi nella lotta alla miglior grafica ma rimanere sul classico, proponendo al pubblico una rivisitazione dei suoi vecchi fiori all’occhiello.
Atari 2600+ è stato un successo, l’azienda ha già annunciato Atari 400 min, e ha specificato che altri ritorni sono in programma.
Il comunicato è arrivato dal CEO di Atari Wade Rosen ai microfoni di Time Extension, dicendosi notevolmente soddisfatto dei numeri ottenuti:
Siamo davvero contenti della ricezione dei fan e del mercato. Quindi ci saranno sicuramente altri progetti dello stesso tipo. La cosa ci fa anche piacere perché s’incastra alla perfezione con il nostro DNA.
Rosen non ha voluto sbilanciarsi troppo sui dettagli riguardo i sistemi che potrebbero essere resuscitati, ma potremmo potenzialmente vedere l‘Atari Jaguar o il portatile Lynx fare un ritorno.
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