Home Videogiochi Anteprime La fortuna di The Rogue Prince of Persia, è che non poteva essere sviluppato da mani migliori

La fortuna di The Rogue Prince of Persia, è che non poteva essere sviluppato da mani migliori

La saga di Prince of Persia rappresenta una delle fondamenta della moderna industria videoludica. Fin dal 1989 infatti, le avventure del nobile orientale hanno accompagnato le giornate di molti appassionati, con capitoli più o meno riusciti.

Dopo un ottimo inizio di anno garantito da The Lost Crown, con una mossa abbastanza a sorpresa, Ubisoft ha presentato al mondo la scorsa settimana The Rogue Prince of Persia, una nuova interazione del franchise sviluppata da Evil Empire, lo studio responsabile dell’acclamato Dead Cells.

Per chi si fosse perso la notizia, The Rogue Prince of Persia è un gioco a scorrimento laterale roguelike che fonde perfettamente il genere di appartenenza con la storica IP della casa francese, presentando un gameplay avvincente, un sistema di progressione entusiasmante e il tipico platform acrobatico che tutti abbiamo imparato a conoscere. Naturalmente ulteriore valore verrà aggiunto dalla squadra di Bordeaux, vista la grande esperienza accumulata con il titolo sopra citato.

Profondità e fluidità

Uno dei motivi per cui Dead Cells è molto apprezzato è la sua importantissima “sensazione di gioco”, ovvero l‘immediatezza data sia dal gameplay che dagli input mandati dall’utente, che vengono registrati in maniera perfetta ed instantanea dal titolo. L’altezza con cui si salta, l’aggrapparsi immediatamente alle sporgenze e la fluidità generale nel combattimento, fanno in modo che l’alter ego creato da Evil Empire agisca fondamentalmente come un’estensione del giocatore. Naturalmente questo particolare feedback risulta ancora più rilevante e strategico in The Rogue Prince of Persia, visti i numerosi movimenti acrobatici da effettuare.

Proprio in merito a questo, il game director Lucie Dewagnier ha affermato:

Per rendere The Rogue Prince of Persia diverso da Dead Cells, ci siamo concentrati sugli elementi trasversali e sul movimento. Il gioco è incentrato sul movimento. Tutto si muove. Gli utenti dovranno sempre chiedersi: “Dove devo andare e come?”
Sarà possibile spostare i nemici e saltarci sopra; tutto è basato sul movimento.

L’obiettivo principale degli sviluppatori è quindi quello di realizzare un’atmosfera di gioco simile a Dead Cells, ma utilizzando ciò che rende speciale Prince of Persia. Oltre al parkour, il team considera la narrazione come uno dei pilastri del franchise di Ubisoft; di conseguenza la trama di The Rogue Prince of Persia promette di essere più accattivante ed approfondita di quelle di Dead Cells.

Viene quindi da sé che il gameplay sarà veloce, impegnativo e immediato. I giocatori dovranno infatti padroneggiare movimenti acrobatici, superare fasi platform e sezioni di combattimento in modo continuo, senza nessuna interruzione. Allo stesso tempo sarà necessario interagire con nuovi personaggi ed ottenere sempre nuove informazioni nelle varie zone, mentre si cercherà di capire come salvare la Persia dall’invasione degli Unni.

L’importanza della Community

Dead Cells si è distinto come uno dei migliori esempi di roguelike ad accesso anticipato grazie anche al costante supporto e presa di coscienza che Evil Empire ha avuto nei confronti dei feedback dei giocatori. Anche dopo la sua uscita infatti, il gioco è stato ulteriormente migliorato sotto la gestione della casa francese, consentendogli di arrivare alle vette olimpiche che tutti conosciamo oggi.

Fortunatamente, sembra che The Rogue Prince of Persia goda di un percorso simile, stando sempre a quanto affermato da Dewagnier:

Non vediamo l’ora di aprire l’accesso anticipato perché vogliamo parlare con i giocatori e con la community. Con Dead Cells è stato fantastico. Cambieremo molte cose sul lato del bilanciamento del gioco. Sicuramente modificheremo il sistema di progressione, perché sono abbastanza sicuro che alcuni elementi di dovranno essere eliminati o aggiunti. Con il feedback della community tuttavia, penso che cambieremo molte cose.

Evil Empire si dimostra di conseguenza molto aperta a rielaborare il sistema nevralgico del titolo, a maggior ragione se sarà la community a richiederlo. Con sviluppatori così reattivi che detengono una lunga esperienza nel migliorare i buoni giochi, The Rogue Prince of Persia si preannuncia quindi come un roguelike che vale la pena seguire con attenzione e che difficilmente potrebbe tradire le alte aspettative dei giocatori (a differenza invece di quanto fatto con un certo remake di altrettanto note Sabbie del Tempo).

Ricordiamo che The Rogue Prince of Persia sarà disponibile in accesso anticipato su PC a partire dal prossimo 14 maggio.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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