Per uno strano colpo di scena, dopo un lungo periodo di tempo in cui dilagavano fughe di notizie e voci sulla sua esistenza e su cosa avrebbe comportato, Borderlands 4 è stato finalmente annunciato come parte dell’accordo di acquisizione di Gearbox da parte di Take-Two proprio di recente. Probabilmente uno dei giochi più attesi degli ultimi anni grazie allo strepitoso successo della serie, il quarto capitolo (sempre se così si chiamerà) del franchise ambientato su Pandora può fare cose strabilianti, pur rimanendo fedele alle sue radici.
La perfetta alchimia dello sparatutto in prima persona, del gioco di ruolo e del looter shooter ha infatti permesso nel 2009 a Gearbox di confezionare una perla di rara bellezza, capace di coinvolgere milioni di giocatori in tutto il mondo. Parte di queste connotazioni sono condivise con un altro brand altrettanto famoso ed apprezzato, conosciuto con il nome di Diablo.
Tuttavia, le numerose prove e tribolazioni che Diablo 4 ha dovuto sopportare dal lancio, come altro gioco di ruolo basato sul bottino, non devono passare inosservate al team di sviluppo di Borderlands 4, che deve prendere assolutamente coscienza di ciò che non ha funzionato nell’ultima fatica targata Blizzard.
Nel tentativo di far sì che la serie diventasse sempre più grande e spavalda con sicurezza e umorismo, ogni gioco di Borderlands ha infatti tenuto ad essere una versione più grande del capitolo precedente, raddoppiando quasi tutto: cacciatori della Cripta, NPC, missioni, tipi di nemici e ovviamente le armi. Le bocche da fuoco sono, come ben sappiamo, una parte nevralgica dell’IP ruolistica e risulta quindi naturale pensare che Borderlands 4 seguirà la medesima strada di ingrandimento, anche se deve farlo con grande attenzione.
Abbandonare la strada vecchia per quella nuova?
Tanto per fare un rapido raffronto, per chi non lo sapesse Borderlands 2 vede la presenza di circa 17,5 milioni di armi a disposizione (anche se la somma è lievemente influenzata dal sistema di gioco per quanto riguarda gli strumenti offensivi, visto che alcune varianti della stessa arma contano più volte). Ciononostante, gran parte dell’hype e del marketing dietro Borderlands 2 ha marciato dietro tale caratteristica, comunicando che il secondo capitolo avrebbe, fondamentalmente, annichilito il capostipite sotto questo aspetto. L’azione è diventata una sorta di mantra anche per la serie, visto che Borderlands 3 gode di circa un miliardo di armi da fuoco e Borderlands 4 potrebbe dover “sparare” ancora più in alto.
Ciononostante, questo rappresenta un grosso problema dal punto di vista della fruibilità, e il nuovo capitolo in sviluppo non farebbe altro che esacerbarlo, qualora seguisse nuovamente tale strada. Titoli come Borderlands hanno infatti da sempre costruito una vera e propria suddivisione di equipaggiamenti, ma il recente feedback rilasciato dalla community di Diablo 4 deve essere vista come un monito. L’ampia schiera di oggetti di Diablo 4 sono stati difatti accolti con diffidenza dai giocatori, a causa della forte diluizione di vantaggi che il bottino ha subito, portando i nuovi pezzi ad avere delle migliorie statistiche scarse e inconsistenti.
Qualità a discapito della quantità
Come abbiamo precedentemente affermato, le armi e il bottino di Borderlands sono una parte fondamentale del ciclo di gioco, che si basa sull’ottenimento di strumenti migliori con cui sparare ai nemici in ogni momento, con le più performanti generalmente contraddistinte dall’iconica colorazione leggendaria in termini di rarità. Pertanto, avere una vasta gamma di armi tra cui scegliere è essenziale per far sì che i nuovi acquisti sembrino più letali ed appaganti.
Quindi, invece del potenziale “trilioni di armi” di Borderlands 4, Gearbox dovrebbe aumentare il numero di armi rispetto a Borderlands 3, ma senza elevarlo troppo, così da evitare ai giocatori di ritrovarsi con troppe armi inutili che servono unicamente a far numero inutilmente. Anche se le cose stanno piano piano cambiando, il sistema di bottino di Diablo 4 è in definitiva difettoso in quanto risulta difficile per gli utenti trovare oggetti che possano avere un impatto incisivo sul gameplay (a meno che non siano alcuni degli oggetti unici super rari).
Pertanto, Borderlands 4 si trova in una complessa posizione in cui, per riuscire ad emergere maggiormente, sarebbe chiamato ad aggiungere nuovi archetipi di armi o vantaggi più significativi al suo bottino, in modo che i drop siano soddisfacenti e divertenti come sempre, senza annacquare ed appiattire eccessivamente l’offerta proposta.
In attesa di avere quindi ulteriori informazioni sul nuovo capitolo della serie, ricordiamo che le prime notizie sullo sviluppo di Borderlands 4 risalgono allo scorso novembre. In tale occasione, un ex dipendente di Gearbox aveva anche suggerito la lavorazione di Tiny Tina’s Wonderlands 2, sequel dello spin-off fantasy pubblicato negli scorsi anni.
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