Oggi, 27 maggio 2024, sono passati esattamente dieci anni dall’uscita di Watch Dogs, forse la più grande occasione sprecata nella storia di Ubisoft. Cosa è andato storto effettivamente nella gestione di questa IP?
Presentato nel 2013 con un trailer che ancora oggi è considerato incredibile (e poco inerente con il risultato finale), Watch Dogs prometteva un’esperienza inedita per i giocatori appassionati delle produzioni Ubisoft. Pur integrando alcuni classici elementi dei giochi della compagnia. Watch Dogs si spingeva verso una concezione sandbox open world vicina a GTA, dando ai giocatori la possibilità di interagire con gli apparecchi elettronici impersonando il ruolo del celebre hacker Aiden Pearce.
In una società ormai distopica a causa dell’ossessivo controllo delle informazioni e della violazione della privacy, soprattutto a causa dell’operato della gigantesca azienda tecnologica Blume, Pearce si poneva come un eroe silenzioso e solitario intenzionato a vendicare la morte della nipote Lena e fermare i folli piani del conglomerato tecnologico, pronto a rendere Chicago come la città di 1984 di George Orwell.
Premesse davvero ottime e interessanti, che garantirono a Watch Dogs buonissime recensioni e ben 10 milioni di copie vendute. Eppure, la strada fu in salita. Watch Dogs è ricordato per il già citato incredibile primo trailer, paragonabile a pubblicità ingannevole nei confronti del progetto finale che, invece, subì un downgrade grafico e tecnico enorme. Questioni che i giocatori tendono a legarsi al dito, specie se parliamo di un momento storico nel quale le convinzioni di Ubisoft e la sua percezione verso il pubblico iniziavano a scricchiolare.
Dopo un secondo capitolo che ottenne altre 10 milioni di copie generando però pareri contrastanti, l’IP sembra però oggi ormai morta e sepolta. Watch Dogs: Legion nel 2020 è stato un’occasione sprecata per stupire e rivitalizzare il brand, e Ubisoft, a fronte di una situazione economica e societaria tutt’altro che tranquilla, si è ritrovata costretta a fare alcuni tagli tra cui un improbabile spin-off battle royale della serie.
E mentre i capitoli di Assassin’s Creed in sviluppo aumentano a dismisura (c’è stato il recente annuncio di AC Shadows, in uscita quest’anno), la serie di Watch Dogs è già stata messa nel cassetto dei ricordi dopo appena dieci anni di vita. Il quarto capitolo non è stato approvato, con l’azienda francese che gli ha preferito altre priorità tra cui, incredibilmente, anche il ritorno dell’IP di Prince of Persia.
Forse non tutto è perduto. Del resto, tra qualche anno Ubisoft potrebbe decidere di ritirare fuori Watch Dogs dalla soffitta, se magari il film in sviluppo avrà successo. Per ora, però, tutto tace. E voi, quali ricordi avete del primo capitolo della serie? Credete che Watch Dogs abbia sprecato le sue occasioni?
Scrivi un commento