In attesa di Inside Out 2, che arriverà nei cinema tra pochi giorni, Pete Docter di Pixar ha esternato i suoi pensieri circa i remake in live action oggi tanto cari a Disney.
La casa di Topolino sta da anni trasformando i suoi progetti animati in lungometraggi live-action. Alcuni esempi recenti includono Crudelia, La bella e la bestia, Aladdin, Il libro della giungla e Il Re Leone, attorno al quale la compagnia vuole creare un vero e proprio franchise. E questi sono solo alcuni: Disney sta lavorando attivamente agli adattamenti di Lilo & Stitch e al remake di Hercules, per il quale Dua Lipa è in lizza per interpretare la femme fatale Megara.
Questa moda, per così dire, non interessa però Docter. Il boss di Pixar, durante un’intervista con TIME, ha risposto ad alcune domande che riguardano il futuro dello studio di animazione, oggi impegnato su Toy Story 5 e altri film. Ma mentre alcuni fan sarebbero interessati a vedere la Pixar realizzare adattamenti live-action, Docter non lo è affatto.
Parlando di un possibile remake live action di Ratatouille, uno dei film Pixar più amati di sempre, Docter ha risposto:
No, e questo potrebbe mordermi nel sedere se lo dico, ma in un certo senso mi dà fastidio. Mi piace fare film che siano originali e unici. rifarlo, non è molto interessante per me personalmente.
Uno dei grandi difetti dei live action Disney è peraltro l’espressività degli animali, molto criticata anche ne La Sirenetta dello scorso anno. Quando si è parlato di come rendere carino un topo dal vivo, Docter ha aggiunto: “Sarebbe difficile. Gran parte di ciò che creiamo funziona solo grazie alle regole del mondo animato. Quindi, se un essere umano entra in una casa che galleggia, la tua mente dice: “Aspetta un secondo. Le case sono super pesanti. Come fanno i palloncini a sollevare la casa?”. Ma se hai un personaggio dei cartoni animati e se ne sta lì in casa, dici: “Okay, ci credo”. I mondi che abbiamo costruito semplicemente non si traducono molto facilmente.”
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