Se non si fosse già capito in passato, John Garvin proprio non ne vuole sapere di mettere una pietra sopra la questione Days Gone 2, e anzi metterebbe volentieri una pietra (tombale) sopra qualche dirigente di Sony…
Diamo un contesto, prima di proseguire: Days Gone è un videogioco survival open world di Bend Studio, team interno di PlayStation che nel 2019 ha cercato di dare forma a una nuova grande IP. Il piano, sfortunatamente, non diede i frutti sperati: sebbene una fetta di giocatori riconoscano oggi i meriti di Days Gone, il titolo non ha riscosso il successo che sperava Sony, che decise così di non avallare un sequel.
Mentre Bend si sta ormai da tempo dedicando a una nuova IP, il nome di Days Gone viene spesso fatto balzare agli onori delle cronache a causa principalmente di due persone, vale a dire John Garvin e Jeff Ross. I due ex director di Days Gone discutono regolarmente sui social del titolo, dimostrando di non voler perdonare Sony per quella che secondo loro è una grande ingiustizia. Ross, poche settimane fa, aveva suggerito che Sony avesse addirittura boicottato il lancio di Days Gone, in quanto non volevano che rivaleggiasse con un’altra IP a base di zombie del mondo PlayStation.
A parlare oggi, tanto per alternare le dichiarazioni, è invece Garvin, il quale ha ancora il dente avvelenatissimo con Sony. Dal suo profilo X, che spesso usa per parlare appunto dello sfortunato gioco del 2019, Garvin ha rivelato che Bend Studio stava già lavorando a Days Gone 2, avendo tra le mani una buona quantità di materiale per il sequel che, ricordiamo, avrebbe avuto anche elementi online multiplayer – la nuova IP potrebbe avere rielaborato questi elementi del gioco scartato.
Secondo Garvin, Bend aveva realizzato molti artwork, la mappa, l’intero script e altri elementi di Days Gone 2. Quando Garvin ha abbandonato lo studio, Jeff Ross aveva poi apportato alcuni normali cambiamenti che sempre avvengono durante lo sviluppo, ma per lo studio era già troppo tardi: Sony decise di cancellare l’intero progetto, senza dare a Deacon St. John l’opportunità di redimersi.
Dichiarazioni pur sempre interessanti da parte di John Garvin, che comunque si è reso protagonista nel tempo di alcune controversie. Alla fine del 2022, Garvin dichiarò che Days Gone era stato un insuccesso a causa del politicamente corretto che sta colpendo i videogiochi, spingendo Bend Studio a dissociarsi dalle parole del suo ex dipendente. L’anno prima, se ben ricordate, sempre Garvin aveva accusato anche i giocatori, in quanto molti hanno deciso di acquistare Days Gone non al lancio bensì con gli sconti successivi.
Days Gone resta un rimpianto del mondo PlayStation? Per John Garvin sicuramente, ma anche altri utenti continuano a credere che Sony abbia commesso un errore. Voi cosa ne pensate?
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