A quanto pare non è finita, non ancora. L’onda nera dei licenziamenti continua imperterrita a flagellare l’industria videoludica, ed a farne le spese, ancora una volta, è Ubisoft.
La casa francese ha infatti recentemente accompagnato alla porta 33 dipendenti facenti parte della divisione di Toronto, attualmente impegnata nei remake di Tom Clancy’s Splinter Cell e di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo. Secondo quanto riferito, tale provvedimento si sarebbe reso necessario al fine di organizzare meglio l’organico in modo da mettere lo studio in una posizione più favorevole per il rispetto della tabella di marcia produttiva.
Ecco quanto divulgato dal publisher:
Ubisoft Toronto ha deciso di effettuare un riallineamento mirato per garantire la realizzazione della sua ambiziosa tabella di marcia. Purtroppo questo avrà un impatto sui ruoli di 33 membri del team che lasceranno Ubisoft. Ci impegniamo a fornire loro un supporto completo, comprese le indennità di licenziamento e l’assistenza alla carriera, per aiutarli a superare questa transizione.
Ricordiamo che Ubisoft ha licenziato oltre 1.000 lavoratori nel 2023 e che nel gennaio 2024, Microsoft ha tagliato 1.900 persone dalla sola divisione Xbox (Bethesda, Activision comprese). A febbraio, Sony ha licenziato 900 persone. Anche Twitch e GameStop hanno registrato snellimenti di massa. Se aggiungiamo Epic, EA, Amazon e i tanti altri team mondiali che hanno accompagnato alla porta i propri dipendenti, secondo le stime si parla di oltre 6.000 licenziamenti nel solo 2023.
Di seguito potete trovare degli articoli dedicati ad ogni compagnia che ha effettuato tagli di personale, in modo da avere un quadro più nitido (e terrificante) dello stato di salute dell’industria:
Activision, Nintendo, Naughty Dog, EA, Sony, Activision, Sega.
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