Il miliardario Warren Buffet una volta disse: “Devi fare solo poche cose buone nella vita, e per tanto tempo, così non ne farai troppe di sbagliate.”
Ebbene, RODE deve aver seguito pedissequamente tale mantra in quanto, nel campo dei microfoni, l’azienda ha fin da subito saputo distinguersi per la qualità e l’affidabilità dei propri prodotti (qui trovate la nostra analisi dello Streamer Kit).
Dopo aver infatti rilasciato numerosi hardware dedicati ai professionisti, negli ultimi tempi il colosso di Sydney ha cominciato ad affacciarsi ad una fetta di pubblico più ampia, rappresentata fondamentalmente da content creators ed appassionati di musica e podcast. Proprio in merito a questo ultimo aspetto nel corso del 2023 RODE ha presentato il PodMic USB, un microfono ancora più versatile e performante rispetto al suo predecessore, l’altrettanto apprezzato PodMic targato 2018.
Dopo averlo provato per diverse ore siamo quindi pronti a dirvi come funziona e, soprattutto, verso chi è rivolto, così come i pregi ed i difetti.
Aspetto professionale e…di peso
All’interno della confezione del PodMic USB, la multinazionale australiana ha inserito il minimo indispensabile, ossia l’unità, un cavo USB-C di ben tre metri ed una copertura anti pop da poter inserire direttamente sopra al microfono, al fine di aggiungere un’ulteriore protezione sonora.
Come è facile notare, all’interno del pacchetto manca un sostegno per il dispositivo che, per quanto possa essere reperito tranquillamente ad un prezzo tutto sommato abbordabile, sarebbe stato sicuramente gradito, a maggior ragione se rappresentato da un piccolo treppiede da scrivania. Il supporto oscillante che racchiude l’hardware può benissimo essere utilizzato come stabilizzatore per un piano di appoggio, ma proprio per questo motivo si poteva fare il proverbiale 31 aggiungendo tre piccoli piedini rimovibili alla base di questo.
Ciononostante, la cosa che appare fin dai primi secondi dall’apertura della confezione è l’enorme qualità dei materiali proposti anche in questo caso da RODE. Il PodMic USB è infatti massiccio e, grazie alla completa verniciatura nera, risulta elegante, professionale e privo di qualsiasi fronzolo estetico luminoso. Il microfono, dalla forma tozza e lungo 12 centimetri, consente una gestione logistica pressoché totale, visto il poco spazio occupato dall’unità. A compensare vi è però, come appena accennato, un peso non indifferente, che si attesta sui circa 900 grammi totali. Per quanto tale dato sia anch’esso sinonimo di una costruzione ricercata, il dispositivo richiede bracci di sostegno idonei alla mole.
Plug and play
Uno dei punti maggiormente riconosciuti dal mercato nei confronti dell’azienda australiana, oltre alle prestazioni spesso eccelse, è la facilità d’uso dei propri hardware; ebbene, il PodMic USB non fa eccezione. Sul retro del microfono sono difatti presenti due possibilità di connessione, rappresentate dalla porta USB-C digitale e da quella XLR analogica. A completare il tutto vi sono un jack per cuffie da 3,5 mm ed una rotella del volume per un monitoraggio senza latenza.
A tale configurazione, vi è fortunatamente anche una semplicità di installazione ed utilizzo. Una volta selezionato il metodo di connessione, l’hardware si configura in maniera immediata con il device associato, sia esso targato Windows od Apple, ma anche sui dispositivi mobile delle numerose case tecnologiche. Gli unici utenti “sfortunati” sono i possessori di iPhone di non recentissima generazione, dato che saranno costretti (per colpa della casa di Cupertino, si intende) ad avere un adattatore che converta l’USB-C nella, ormai defunta, uscita Lightining. Di rapida immissione è anche il filtro antipop fornito dentro la confezione, capace di agganciarsi sopra alla griglia di acquisizione in maniera stabile e, allo stesso tempo, elegante.
Inutile dire che questa elementare preparazione apre le porte di impiego del PodMic USB praticamente a chiunque, rendendo di fatto il microfono del 2023 della casa di Sydney un vero portento per i creatori di contenuti, che possono trasferire in ogni dove l’apparecchio (facendo tuttavia i conti con il peso, come sopra riportato).
Prestazioni
Qualora le premesse precedenti relative ai prodotti RODE non fossero ancora sufficienti, è doveroso dire che il PodMic USB è semplicemente strabiliante dal punto di vista delle prestazioni. I suoni catturati dal microfono godono di un profilo nitido e completo nella stragrande maggioranza delle situazioni. Essendo infatti un hardware dinamico, il software integrato è capace di ignorare i rumori indesiderati provenienti dall’interno della stanza di trasmissione. Le voci risultano quindi sorprendentemente chiare e per nulla attutite dal filtro anitpop, che mostra lievemente il fianco solo nel caso in cui vi siano colpi diretti al supporto nel quale si appoggia (ad esempio battendo forte la mano sulla scrivania o sul braccio che lo sostiene).
I risultati audio ottenuti con l’uscita USB-C appaiono leggermente più performanti rispetto a quelli generati dalla porta XLR. Attenzione, stiamo comunque parlando di percezioni e quindi di modifiche più che sottili, ma questo va ulteriormente a confermare la volontà dell’azienda australiana di abbracciare un pubblico più ampio possibile, data appunto la presenza maggiore negli amatori dell’uscita USB rispetto a quella XLR. Il tutto è però motivabile dall’elaborazione APHEX integrata, che si occupa in modo eccellente di equalizzare la sorgente sonora prima di inviarla al dispositivo di ricezione.
Ciononostante, per coloro che sono maggiormente avvezzi con i prodotti riguardanti questo segmento, la multinazionale offre un paio di app proprietarie per la registrazione, che consentono di personalizzare maggiormente le varie impostazioni del microfono, in modo da dare soddisfazione anche a professionisti più esigenti.
In conclusione
RODE ha fatto centro anche questa volta. Il PodMic USB è un prodotto capace di creare la sempre più richiesta alchimia tra facilità d’uso ed elevate performance. L’hardware conferma ulteriormente la qualità tecnica e costruttiva della casa di Sydney, e punta a diventare un nuovo metro di paragone per le categorie alle quali si affaccia, ossia content creator, appassionati, ma anche professionisti che non vogliono perdere troppo tempo in configurazioni e connessioni varie. Gli unici scotti da pagare sono riferiti al peso non indifferente ed alla mancanza di un apposito sostegno, che tuttavia non ne toccano minimamente le bontà discusse.
Con un prezzo di listino fissato a 229,99 euro (ma tramite Amazon è facile trovarlo ad un costo leggermente inferiore), il PodMic USB ci ha lasciato in conclusione davvero soddisfatti e volenterosi di creare contenuti sempre più di qualità, e non può esserci sensazione migliore che un dispositivo può generare in un utilizzatore (lo potete peraltro sentire in azione QUI durante la nostra ultima puntata del Uagna Podcast, dedicata alla saga di inFamous).
Ringraziamo RODE per il dispositivo inviatoci per la recensione.
- Microfono dinamico di qualità broadcast ottimizzato per il podcasting e lo streaming, con un suono ricco e bilanciato perfetto per tutte le applicazioni vocali, compresi broadcast e voice-over
- Per massima versatilità, il PodMic USB dispone di connettività XLR e USB-C, compatibile sia con interfacce audio tradizionali che con mixer, nonché con computer
- Valutazione9
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