Nel mondo dei videogiochi, pochi eventi possono scatenare un impatto devastante come la cancellazione di un progetto ambizioso. Jason Schreier, noto giornalista e insider del settore, ha recentemente discusso di uno di questi eventi nel podcast Friends per Second. Il progetto in questione è The Last of Us Online, un ambizioso gioco multiplayer che, secondo Schreier, ha scatenato ripercussioni significative all’interno di Sony.
Schreier ha rivelato che The Last of Us Online era in fase di sviluppo attivo da almeno quattro anni, coinvolgendo un vasto team di centinaia di persone. Il progetto, dunque, rappresentava un investimento considerevole per Sony, che non ha preso la decisione di cancellarlo alla leggera. La portata e l’importanza del progetto hanno portato a conseguenze tangibili all’interno dell’azienda:
Il gioco è stato in fase di sviluppo per circa 4 anni, con un team composto da centinaia di persone. È un’impresa costosa per qualcosa che si è rivelato un fallimento e con questo intendo che la cancellazione del progetto non è stata indolore; ci sono state delle teste che sono rotolate in Sony a causa di questo.
Le speculazioni riguardano, in particolare, Connie Booth, che aveva un ruolo di spicco sia presso Naughty Dog sia presso Insomniac Games. Booth è stata associata a diversi progetti di alto profilo, e la sua recente transizione verso Electronic Arts ha alimentato le voci su una possibile connessione con la cancellazione di The Last of Us Online. Tuttavia, senza conferme ufficiali, si tratta ancora di speculazioni.
La cancellazione di un progetto di tale calibro ha lasciato un vuoto significativo, soprattutto considerando che Naughty Dog, lo studio dietro la saga di Uncharted, ora si trova a dover affrontare una mancanza di nuove uscite per questa generazione di console, eccetto per le edizioni rimasterizzate e i remake già esistenti. Questo vuoto rappresenta non solo una perdita economica ma anche una mancanza di stimolo creativo e innovativo, che potrebbe influenzare il panorama videoludico e le aspettative dei fan.
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