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Dead Rising Deluxe Remaster | Recensione

Era il 2006 quando Capcom pubblicò in esclusiva temporale Xbox 360 una nuova Ip, destinata a diventare un cult del mondo videoludico.

Stiamo parlando di Dead Rising, gioco in tema zombie che si distanziava decisamente dalle atmosfere horror del ben più noto Resident Evil. Questo perché il titolo era stato pensato come un sandbox in cui uccidere centinaia di zombie, senza quella pesantezza e quel terrore tipici dei giochi horror. Insomma, Dead Rising era un gioco decisamente stereotipato e ispirato ai film di Romero.

Questo stile fu decisamente apprezzato dai videogiocatori, trasformando Dead Rising in una e vera propria serie, tanto da aver ben tre sequel.

A distanza di diciotto anni Capcom ha deciso di dare nuova linfa vitale alla serie, pubblicando la Remaster del primo iconico gioco.

Questa dunque la recensione dedicata a Dead Rising Deluxe Remaster; vi auguriamo una buona lettura.

Nota: La versione provata è quella Xbox Series X/S

dead rising frank west

Facciamo un po’ di Shopping?

La storia di Dead Rising Deluxe Remaster è la stessa del capitolo originale. Protagonista del gioco è infatti Frank West, fotoreporter freelance che decide di recarsi a Willamette, città fittizia del Colorado.

L’uomo ha infatti scoperto che la città è stata occupata dai militari e messa in quarantena. Intento a scoprire il motivo di tutto ciò, il fotografo riesce ad entrare in città calandosi da un elicottero sul tetto di un centro commerciale.

Ben presto le cose diventano chiare: Willamette è stata colpita da un’epidemia e tutti i cittadini sono diventati degli zombie. A questo punto lo scopo di Frank sarà quello di sopravvivere per 72 ore, tempo necessario all’elicottero per eseguire una nuova estrazione.

L’intero gioco si svolge all’interno del centro commerciale, nel quale avremo a che fare con migliaia di zombie, pronti a sbranarci. Fortunatamente i negozi presenti offrono armi più o meno rimediate con cui Frank può proteggersi.

Le 72 ore a cui abbiamo fatto riferimento poco fa rappresentano il fulcro della modalità storia. Questo perché il tempo in Dead Rising scorre veramente, imponendoci di fare quante più cose possibili prima della sua scadenza.

Starà a noi decidere se dedicarci solamente alle missioni principali o se optare per missioni secondariesalvataggi di superstiti, compiti che ci aiuteranno ad aumentare di livello durante le 6 ore reali (i tre giorni del gioco) all’interno del centro commerciale. Ad esempio, per quanto riguarda le missioni principali, ci verrà chiesto di trovarci in un determinato posto ad una determinata ora.

Nel caso in cui non riuscissimo a presentarci in orario, non potremo terminare la storia principale. Una meccanica che in passato funzionava ma che ora potrebbe frustrare qualche giocatore.

E’ proprio per questo motivo che gli sviluppatori hanno inserito, oltre al salvataggio manuale, anche il salvataggio automatico, che ci permetterà di salvare la partita prima di ogni nuova sezione di gioco. Una decisione che i fan della serie potranno anche decidere di non attivare.

Ovviamente, a seconda delle nostre azioni, potremo ottenere finali alternativi, dal peggiore al migliore. In ogni caso, ottenendo un finale “decente” potremo sbloccare una modalità aggiuntiva nella quale non avremo limiti di tempo.

Come detto per quanto riguarda la trama non vi sono sorprese rispetto all’originale anche se sono stati approfonditi e inseriti nuovi dialoghi. Dialoghi che saranno più facili da seguire grazie al doppiaggio completamente in italiano, un’aggiunta davvero gradita.

L’imbarazzo della scelta

A distanza di quasi 20 anni Dead Rising è un gioco che fa ancora divertire. L’unico nostro pensiero sarà quello di impugnare la vostra arma preferita e uccidere quanti più zombie possibile. I non morti di Dead Rising sono infatti piuttosto lenti e il livello di sfida non è così alto. Certo, l’alto numero di zombie a schermo potrebbe mettere a rischio la nostra sopravvivenza ma diciamo che non vi è quel senso di paura e terrore che si ha con Resident Evil o altri giochi del genere.

Ad aumentare la difficoltà di gioco troviamo gli scontri con gli “Psicopatici“. Si tratta di boss completamente facoltativi che potremo decidere di affrontare o meno. Ricordate però che la loro sconfitta ci darà dei vantaggi per proseguire l’avventura.

Per quanto riguarda le armi a nostra disposizione, Frank può contare su un’arsenale pressoché infinito. Questo perché potremo ottenere oggetti di ogni tipo dai negozi del centro commerciale: motoseghe, mazze da baseball, ombrelli, carelli della spesa e chi più ne ha più ne metta.

Ogni arma avrà una propria durabilità che ci obbligherà a cambiare spesso i nostri utensili. Procedendo del gioco potremo comunque ottenere dei potenziamenti per aumentare la loro resistenza. Non mancano le bocche da fuoco che andranno usate con parsimonia a causa delle scarse munizioni.

Sempre rovistando per il centro commerciale potremo trovare cure sotto forma di cibi che aiuteranno a rigenerare la nostra barra della salute, permettendoci di sopravvivere.

Come nella versione originale, anche in questa Remaster tornano i salvataggi dei superstiti, speciali missioni in cui, per l’appunto, dovremo portare in salvo altre persone rimaste bloccate nel centro commerciale. Se nel capitolo principale tali sezioni risultavano frustranti a causa dell’IA dei sopravvissuti, in Dead Rising Deluxe Remaster le cose sono migliorate notevolmente, rendendo il tutto più funzionale.

Al gameplay fino ad ora spiegato si aggiunge anche una meccanica di leveling. Eseguendo azioni particolari, come uccidere zombie o salvare superstiti, otterremo infatti dei punti prestigio i quali, di volta in volta, ci permetteranno di potenziare il buon Frank. Potremo aumentare, ad esempio, attacco, velocità o energia del personaggio, oltre a sbloccare nuove abilità di tanto in tanto.

Si tratta quindi di una meccanica vecchio stampo che non prevede alcun albero delle abilità da potenziare manualmente sulla base del nostro stile di gioco.

dead rising gameplay

Remastered o Remake?

Il lavoro di restyling svolto da Capcom risulta davvero ben fatto, tanto da rendere la Dead Rising Deluxe Remaster un vero e proprio Remake. Il gioco è stato infatti ricreato con il RE Engine, motore grafico di punta della software house nipponica con cui sono stati realizzati diversi titoli usciti recentemente (Dragon’s Dogma 2 o Resident Evil 4 Remake).

Ciò ha permesso di restaurare completamente il centro commerciale e i suoi negozi, aggiungendo nuovi dettagli e particolari che rendono l’ambientazione di gioco molto più attraente. Anche i poligoni dei personaggi sono stati rivisti, rendendo espressioni e animazioni facciali molto più realistiche rispetto al passato.

Totalmente rivoluzionata l’illuminazione che può contare su un sistema dinamico in tempo reale. Il tutto è condito da una risoluzione che raggiunge i 4K e i 60fps che, per gran parte dell’avventura, sono rimasti stabili.

Per quanto riguarda i miglioramenti al gameplay, Dead Rising Deluxe Remaster include un sistema di controlli più intuitivo e affinato, permettendo a Frank di mirare durante il movimento (una meccanica che i nostalgici potranno disabilitare optando per il sistema di comandi classico).

Oltre a ciò i giocatori potranno ora velocizzare lo scorrere del tempo nel caso dovessero arrivare troppo in anticipo all’appuntamento della missione successiva. Miglioramenti che aggiornano il gameplay, rendendolo più adatto ai tempi moderni. Ma non finisce qui perché gli sviluppatori hanno perfezionato l’intelligenza artificiale di superstiti e zombie, rendendo l’esperienza di gioco molto meno frustrante.

Al netto di alcune animazioni e bug sporadici, il lavoro svolto da Capcom in questa Remaster è degno di nota, dando la possibilità ai giocatori di riprendere in mano un gioco rinnovato agli standard moderni.

Ringraziamo Plaion per il codice review fornitoci.

 

 

 

7.3
Review Overview
Riassunto

Dead Rising Deluxe Remaster è un titolo che tutti i fan del primo storico capitolo avranno intenzione di recuperare. Il lavoro svolto da Capcom è infatti degno di nota, riuscendo a migliorare un gameplay di quasi venti anni fa. Il tutto è condito da un ottimo restyling grafico, grazie all'implementazione del RE Engine. Trattandosi di una Remaster rimangono alcuni problemi legati all'opera originale su cui non sono stati apportate modifiche. Il prezzo budget di 49,99 euro rende Dead Rising Deluxe Remaster un titolo appetibile a tutti coloro che cercano un gioco a tema zombie con cui potersi divertire senza troppi fronzoli.

Pro
Diversi miglioramenti che svecchiano (in parte) il gameplay Ottimo lavoro di restyling grafico Prezzo budget
Contro
Rimangono bug e glitch grafici da rivedere
  • Concept & Trama7.5
  • Gameplay7.5
  • Comparto Artistico7
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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