Mentre Starfield, l’ultimo colossal di Bethesda, ha suscitato reazioni contrastanti tra pubblico e critica, il gioco rimane un’impresa titanica. Un titolo che ha richiesto lo sforzo di centinaia di sviluppatori e anni di lavoro. Ma dietro le quinte di questa ambizione, non tutti erano entusiasti. Nate Purkeypile, ex lead artist della compagnia, ha abbandonato Bethesda nel pieno dello sviluppo di Starfield, dichiarando che la crescita incontrollata dello studio stava soffocando la sua creatività.
Purkeypile, veterano di Bethesda con alle spalle lavori iconici come Fallout 3, Fallout 4 e Skyrim, ha condiviso la sua esperienza in un post su Reddit. Ha spiegato che il team, un tempo snello e coeso, era diventato troppo grande per i suoi gusti. Durante lo sviluppo di Starfield, Bethesda si è espansa fino a contare circa 500 sviluppatori sparsi in quattro studi diversi. Un cambiamento che, per Purkeypile, ha trasformato il lavoro in una complessa rete di riunioni interminabili e processi:
So che in tanti pensano che Starfield sia troppo grosso, che sarebbe dovuto essere più piccolo e cose simili, e in gran parte sono d’accordo. E se mi piaceva lavorare a Bethesda quando eravamo tra i 65 e i 110 sviluppatori richiesti per Fallout 3 e Skyrim, ha iniziato a piacermi sempre meno nel frattempo che lo studio cresceva sempre di più. Starfield ha coinvolto 500 persone circa e quattro diversi studi e tutto questo senza contare l’outsourcing. Semplicemente non è nel mio stile lavorare così.
Uno degli aspetti che ha maggiormente irritato Purkeypile è stato l’eccesso di riunioni, che frenava il processo creativo:
Ad un certo punto c’erano fin troppi meeting e non è così che mi piace lavorare. Preferisco muovermi rapidamente e creare così idee uniche.
Purkeypile non è l’unico ad aver espresso queste preoccupazioni. Anche ex colleghi come Will Shen, lead quest designer di Starfield, e Daryl Brigner, lead level designer di Fallout 76, avevano già denunciato difficoltà nella gestione del team e nel coordinamento dei progetti a causa delle dimensioni crescenti dello studio.
Nel 2021, dopo aver lasciato Bethesda, Purkeypile ha fondato il suo studio indipendente, Just Purkey Games, e ha iniziato lo sviluppo di The Axis Unseen, un gioco horror di caccia con influenze heavy metal, sviluppato con Unreal Engine 5. Il mondo di The Axis Unseen è realizzato interamente a mano, con una mappa cinque volte più grande di Skyrim. Il gameplay riprende le dinamiche stealth e l’uso dell’arco, tanto amate dai fan di Skyrim, trasformandole in un’esperienza più immersiva e originale. Una demo del gioco è già disponibile su Steam, offrendo un’anteprima di ciò che Purkeypile ha in serbo come sviluppatore indipendente.
La fuga di Purkeypile dalla “gigantesca” Bethesda verso l’indipendenza è un segnale di avvertimento per tutti i grandi studi: quando la creatività viene sacrificata sull’altare della crescita, c’è sempre il rischio che i talenti migliori decidano di prendere altre strade. La sua storia non solo dimostra quanto sia cruciale mantenere un equilibrio tra espansione e innovazione, ma offre anche una visione ottimistica per il futuro dei creatori indipendenti. In un mondo videoludico sempre più dominato dai colossi, la vera libertà creativa potrebbe risiedere proprio nei piccoli studi.
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