Home Curiosità Marvel: The Legendary Collection #48 | Ultimate Spider-Man: Potere e responsabilità – Recensione

Marvel: The Legendary Collection #48 | Ultimate Spider-Man: Potere e responsabilità – Recensione

Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.

Avete presente quando si parla di occasioni sprecate? Ecco l’Universo Ultimate della Marvel è una di queste. Poiché la casa delle idee non ama i reboot e gli azzeramenti della continuity a differenza della DC, intorno all’alba del nuovo millennio i creativi di casa Marvel decisero che era ora di rivisitare tutte le storie. Ma proprio tutte. Sotto un altra luce, più moderne, a tratti imprevedibili, senza però intaccare Terra-616. Nacque così l’etichetta Ultimate, un universo alternativo a quello principale le cose sono simili ma differenti, e col quale la Marvel sperava di avvicinarsi a un pubblico più giovane e numeroso, sfruttando le sue icone sotto una nuova veste.

Un’operazione che possiamo purtroppo definire fallimentare, sebbene alcuni personaggi siano riusciti a entrare nell’immaginario – basti pensare a Miles Morales, arriva da qui. Ci sono state occasioni in cui i due universi si sono toccati, come in Secret Wars di Jonathan Hickman, e proprio di recente la Marvel ha attuato un grande rilancio della linea Ultimate con tante speranze. Eppure, l’immenso potenziale di questa idea non è mai stato sfruttato a dovere, complici anche alcuni eventi e stravolgimenti che proprio non sono mai riusciti ad avere l’impatto di un Civil War o un Guerra dell’Infinito qualsiasi.

Un peccato. Un grandissimo peccato, perché alcune di queste storie mi affascinavano terribilmente quando ero più giovane – sì, parlerò in prima persona oggi, dato che il tema mi tocca da vicino. Da anni ad esempio spero che la Marvel riproponga un Omnibus dedicato a Ultimate Fantastic Four, che ha intrapreso una piega incredibile a un certo punto della sua esistenza, o agli Ultimates – la controparte degli Avengers, il cui volume dedicato è ormai introvabile. Oppure, appunto, a Ultimate Spider-Man, creatura di quel Brian Michael Bendis che riuscirà a entrare così tanto nell’immaginario da convincere poi la Marvel a consegnare nelle sue mani le chiavi per l’intero universo 616.

Il volume #48 di Hachette ci porta alla riscoperta delle prime vicende del Peter Parker di Ultimate, le cui vicissitudini sono simili ma non identiche a quelle del classico personaggio: c’è il ragno, c’è Osborn, c’è la scuola, ma ora è tutto diverso. Mary Jane, ad esempio, è da subito l’interesse amoroso di Peter (elemento che poi Sam Raimi utilizzerà per i suoi film), e il Goblin è una creatura davvero spaventosa. Inoltre, l’intera Oscorp è una sorta di tentacolare organizzazione dai mille segreti (stavolta sarà Marc Webb a interpretarla in questo modo con The Amazing Spider-Man), e inoltre c’è il contesto. Non siamo più negli anni ’60. Peter è un ragazzo di oggi, con i problemi di oggi e la vita di oggi. E proprio questo era uno dei grandi pregi del suo Ultimate Spider-Man: l’essere sempre l’Arrampicamuri che conoscevamo, ma molto più vicino a noi.

Brian Michael Bendis era noto solo come scrittore di alcuni fumetti polizieschi, mentre il disegnatore Mark Bagley non era mai stato particolarmente acclamato. La prima run di USM, con sorpresa di molti, cambiò le carte in tavola. Ciò che i fan non sapevano, ma forse neppure l’autore lo sapeva, era che Bendis sarebbe diventato lo scrittore di punta della Marvel per vent’anni, ridefinendo la forma e i personaggi. Anche la penna di Bagley ha fatto il suo sporco lavoro: le sue pagine non hanno flash o stile individuali, ma c’è una chiarezza totale nella narrazione, i membri importanti del cast sono facilmente riconoscibili e l’azione di Spider-Man colpisce dannatatamente bene. Tutto gira correttamente, Peter e i suoi amici sono perfetti adolescenti di fine anni ’90, e l’emozione di vedere i nemici di Spider-Man riemergere uno per uno in un modo nuovo, fa di questo “mini-omnibus” una lettura emozionante.

Bendis non si allontana molto dal modello di Peter Parker come un liceale nerd morso da un ragno radioattivo, ma del resto l’universo Ultimate è sempre stato impostato in questo modo: origini molto simili (non per tutti i personaggi, a dire il vero), storie molto diverse. Ciò che è stato essenzialmente trattato in pochissime pagine da Lee e Ditko nel 1961, all’esordio del supereroe, è esteso su cinque capitoli, ampliando e spiegando sempre di più.

La vita di Peter è esplorata più a fondo, così come le sue reazioni e la sorpresa mentre scopre gradualmente di cosa è ora capace. Osborn è una presenza costante, maligna e intrigante sullo sfondo, cosa che il fumetto e il modo di intendere oggi il personaggio ha ereditato dalla visione Ultimate, e diventa anche l’unico supercriminale del volume, con J. Jonah Jameson e il Daily Bugle introdotti un capitolo prima. Se prima Peter affrontava un nemico ogni mese, stavolta la costruzione è più lenta e ragionata.

Le matite di Bagley forse non sono sopravvissute bene alla prova del tempo, e l’inchiostrazione di Art Thibert sulle matite di Bagley non fa loro alcun favore, squadrando i volti e aggiungendo strane linee di tanto in tanto che sembrano deformare gli aspetti. Ma a parte questo, l’opera di Bendis è ancora molto interessante, scorrevole e con una prospettiva differente. Peccato che sia la prima e unica incursione della Legendary Collection di Hachette nell’universo Ultimate.

Ecco la sinossi del volume #48:

La storia delle origini del supereoe per eccellenza viene rinarrata per il XXI secolo! L’adolescente Peter Parker affronta tutte le sfide di un normale ragazzo della sua età: il liceo, la pubertà, le pressioni dei coetanei. Ma la sua vita si complica in seguito al morso di un ragno geneticamente modificato che gli conferisce incredibili poteri aracnidi. In un primo momento, Peter sfrutta le sue abilità per il proprio tornaconto, finché una tragedia non gli insegnerà un’indimenticabile lezione su potere e responsabilità.

Se siete incuriositi dalla raccolta, cliccando qui potete accedere al piano completo dell’opera, e avrete anche informazioni utili nel caso vogliate sottoscrivere un abbonamento e ricevere alcuni bonus e sconti rispetto al prezzo base dei volumi. Poco sotto, trovate anche il link diretto al sito di Hachette.

Prenota qui la Marvel Legendary Collection di Hachette

GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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