In attesa di Call of Duty: Black Ops 6, in uscita questo venerdì, anche il team del sistema anti-cheat RICOCHET si sta preparando al nuovo capitolo della serie con alcuni importanti aggioramenti.
Le novità introdotte rappresentano il più importante rinnovamento del sistema dalla sua implementazione, con un focus particolare sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Durante la fase beta, il sistema ha già dimostrato la sua efficacia bloccando oltre 12.000 account sospetti prima che potessero accedere al gioco. Il team sottolinea come questa evoluzione sia stata guidata dal feedback della community e dalla necessità di contrastare gruppi organizzati di cheater sempre più sofisticati.
Ecco i punti chiave dell’aggiornamento di Ricochet in previsione del titolo Treyarch:
- Time to Action: nuovo sistema di rilevamento che punta a identificare e rimuovere i cheater entro 1 ora dal loro primo match, dimezzando i tempi rispetto alla versione precedente
- Kernel-level driver aggiornato per PC: nuova versione che garantisce protezione anche per Call of Duty: Warzone e tutti i titoli che utilizzano il driver
- Sistema di mitigazioni complete: implementazione di Damage Shield, Disarm, Splat e Hallucination per interrompere attivamente le attività dei cheater durante il gioco
- Machine Learning avanzato: nuovo sistema di analisi comportamentale che identifica anomalie nel gameplay e pattern sospetti, con particolare attenzione agli aimbot
- Sistema di prevenzione: capacità di identificare e bloccare account sospetti prima che possano accedere alle partite, sulla base di pattern comportamentali
- Ranked Play Protection: sistema dedicato per la modalità competitiva con verifica continua della legittimità dei posizionamenti in classifica
- AI Training specializzato: modelli di intelligenza artificiale addestrati sui dati della Call of Duty League per distinguere con precisione tra abilità eccezionali legittime e software illeciti
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